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Charlie Hebdo, 30 milioni di euro dividono la redazione

Due mesi dopo l'attacco a Charlie Hebdo, la redazione del settimanale satirico francese divisa sulla sorte dei quasi 30 milioni di euro arrivati sulla scia del massacro.

Charlie Hebdo, 30 milioni di euro dividono la redazione
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20 Marzo 2015 - 14.34


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La redazione di Charlie Hebdo è divisa sulla sorte dei quasi 30 milioni di euro arrivati sulla scia del massacro. Undici giornalisti hanno chiesto che tutti i dipendenti diventino azionisti alla pari del magazine.

“Tanto più ampio il controllo, tante più decisioni verranno prese collettivamente e questo è meglio per ciascuno”, ha affermato il giornalista Laurent Leger, seguito tra gli altri dall’editorialista Patrick Pelloux.

Attualmente, il 40% di Charlie Hebdo è nelle mani dei familiari di Charb, l’ex direttore della rivista rimasto ucciso il 7 gennaio, un altro 40% è del vignettista Riss, che si sta riprendendo in ospedale dalle ferite riportate nell’attaco, mentre al manager Eric Portheault spetta il restante 20%.

Prima dell’attacco terroristico, Charlie Hebdo navigava in cattive acque, con sole 30mila copie vendute a settimana.

“Tutti questi soldi stanno facendo più male che bene”, ha ammesso un avvocato che rappresenta la dirigenza. “Il nostro primo pensiero deve essere far uscire il giornale ogni mercoledì, poi abbiamo le questioni fiscali da risolvere, dal momento che le donazioni sono tassate al 60%”, ha spiegato. Queste infatti “vanno alle famiglie delle vittime”, mentre “gli utili delle vendite vanno nelle casse del magazine e serviranno per creare una fondazione, in particolare per insegnare la libertà di espressione nelle scuole”.

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