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Il "Natale" di Eduardo: dal palcoscenico alle tavole di un fumetto

Il piano della collana prevede l'uscita di 18 titoli

Il "Natale" di Eduardo: dal palcoscenico alle tavole di un fumetto
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22 Dicembre 2016 - 10.38


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‘Natale in casa Cupiello’ di Eduardo De Filippo è il primo volume della collana di fumetti ‘Il Teatro di Eduardo De Filippo’, edita da Npe, disponibile in occasione delle festività. Il piano della collana prevede l’uscita di 18 titoli. Cartonato, a colori, con una postfazione e un glossario per tutte le frasi che dovessero risultare eccessivamente dialettali per il lettore, il volume ripercorre fedelmente la struttura narrativa del testo teatrale, rappresentato per la prima volta nel 1931 al Kursaal di Napoli, quando era ancora costituita da un unico atto ed Eduardo aveva 31 anni.

È la mattina dell’antivigilia di Natale. Luca Cupiello e sua moglie Concetta si svegliano, ma il loro risveglio è reso comicamente faticoso dalle bizze dell’uomo, che si lamenta per il freddo e per il pessimo caffè che lei gli ha preparato. Luca è un fervente amante delle tradizioni natalizie, e non vede l’ora di potersi dedicare maniacalmente alla composizione del Presepe, nonostante le critiche della moglie e del figlio Nennillo, che non lo appoggiano. A un certo punto irrompe in casa la figlia Ninuccia, agitata per l’ennesima lite con suo marito Nicolino. Ninuccia, che non ha mai amato il marito, vuole scappare con il suo amante. La situazione degenera appena il marito viene a conoscere tutta la situazione, tra liti, minacce, sfide a duello.

Venuto brutalmente a conoscenza della situazione familiare, Luca, per anni vissuto nell’illusione di aver creato una famiglia felice, ha un ictus, crolla e si ritrova a letto in preda a difficoltà motorie e verbali. Una improvvisa visita dell’amante Vittorio provoca l’ennesimo equivoco allucinatorio e Luca, scambiandolo per il marito, arriva a benedire inconsapevolmente l’unione dei due amanti. Tommasino, alla domanda che suo padre gli rivolge in punto di morte, “Te piace o presepio?” (“Ti piace il presepe?”), alla quale egli aveva sempre risposto con un antipatico “No”, finalmente si scioglie e tra le lacrime gli sussurra di sì, mente suo padre muore.

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