Il Ministero italiano della Cultura ha deciso che verrà istituita l’Edizione nazionale delle opere di Ardengo Soffici. Il progetto per questa edizione è stato annunciato a margine della rassegna Poggio Talks, il primo contenitore di informazione scientifica e divulgazione, a Poggio a Caiano (città dove morì lo scrittore) dalla professoressa Simonetta Bartolini, massima esperta dell’autore e figlia di uno dei suoi allievi, Sigfrido Bartolini (pittore, incisore e scrittore).
Soffici fu, nel bene e nel male, uno dei più vivaci protagonisti del panorama culturale del primo Novecento. Animò riviste culturali importantissime come La Voce (fondata insieme a Giuseppe Prezzolini) e Lacerba (organizzata insieme a Giovanni Papini e Aldo Palazzeschi). Durante la dittatura fascista aderì al regime firmando prima il “Manifesto degli intellettuali fascisti” nel 1925 e poi il “Manifesto della razza” nel 1937.
L’edizione nazionale delle opere di Soffici inizierà con la sua autobiografia e per il completamento dell’opera ci vorranno dai cinque agli otto anni, secondo il comunicato del Museo Soffici. La commissione scientifica del progetto, oltre a Simonetta Bartolini, è composta da Gloria Manghetti, Vincenzo Trione, Giuseppe Luigi Parlato, Mario Richter e Alessandro Campi.
