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Bonomi (Confindustria): "Dopo l'aumento dei prezzi dell'energia, lo stato rinunci a Iva e accise"

Il presidente di Confindustria: "Siamo ansiosi di comprendere come il governo tenterà di arginare questi aumenti. Sulle riforme opporsi a chi flirta con i no-vax"

Bonomi (Confindustria): "Dopo l'aumento dei prezzi dell'energia, lo stato rinunci a Iva e accise"
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23 Settembre 2021 - 12.22


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La strada per arginare i costi per gli italiani dopo la crescita delle bollette per l’energia viene data dal presidente di Confindustria.

La “miglior soluzione temporanea” per l’aumento dei prezzi dell’energia in Italia è che “lo Stato rinunci ai suoi massicci proventi attraverso Iva e accise, che gravano su energia e combustibili”.

E’ quanto afferma Carlo Bonomi, aggiungendo: “Siamo ansiosi di comprendere come il governo tenterà di arginare questi aumenti, affinché non si traducano in una stangata per le famiglie italiane”.

“Riforme subito, no a chi flirta con i No vax” – All’assemblea annuale di Confindustria, il leader di Viale dell’Astronomia sollecita ad accelerare sulle riforme. “Bisogna farle adesso – dichiara -. Basta rinvii, basta giochetti, basta veti. Davvero basta”. Bonomi esprime così la sua “preoccupazione” per il cronoprogramma sulle riforme legate al Pnrr che, avverte, “rischia di slittare”.

Per gli industriali, chiarisce, è “una strada profondamente sbagliata quella del gioco a risiko delle bandierine del consenso effimero”. Confindustria “si opporrà a tutti coloro che vorranno intralciare il processo delle riforme” e “a chi flirta con i No vax invece di pensare alla sicurezza di cittadini e lavoratori, come a chi pensa che questo governo è a tempo”. 

“Bene Draghi, fare le scelte giuste per l’Italia” – Il leader di Confindustria si augura che il premier Mario Draghi “continui a lungo nella sua attuale esperienza” e avverte: prosegua “senza che i partiti attentino alla coesione del governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”.

Draghi, continua, è uno degli “uomini della necessità, diverso dagli uomini della provvidenza, come chi ha dato vita a un regime ventennale di oppressione e dagli uomini del possibile, quelli del calcio alla lattina, del rinvio eterno”. 

“E’  il tempo di scegliere di cambiare – riprende -: di fare le scelte più giuste per far crescere l’Italia nel mondo. La cosa più difficile è capire quale ponte devi attraversare e quale ponte devi bruciare. Perché cambiare è certo difficile, ma non cambiare per l’Italia è fatale”.

E poi cita una frase di Bebe Vio, definita eroina della passione dello sforzo e della volontà: “Fatti dire che è impossibile e dimostra a tutti che puoi farcela”. 

Ai sindacati: “Facciamo un vero Patto per l’Italia” – Bonomi si è poi rivolto così ai leader dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri: “Facciamolo almeno noi un vero Patto per l’Italia. Maurizio, Luigi, Pierpaolo, noi non siamo partiti in lotta, abbiamo un grande compito comune. Di fronte ai ritardi e alle sempre più gravi fratture sociali della nostra Italia, lavoro e impresa hanno una grande  sfida: costruire insieme accordi e indicare strade e strumenti che la politica stenta a vedere”.

Bonomi ha poi indicato tre esempi concreti da cui partire: sicurezza sul lavoro, politiche attive e smart working. 

 

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