Muti a Draghi: “Riporti dignità al paese con la cultura. Troppi teatri chiusi” | Giornale dello Spettacolo
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Muti a Draghi: “Riporti dignità al paese con la cultura. Troppi teatri chiusi”

Il direttore d’orchestra presenta “Così fan tutte” al Regio di Torino. La regista è Chiara Muti: “I teatri sono sicuri, non ne posso più dello streaming”

Muti a Draghi: “Riporti dignità al paese con la cultura. Troppi teatri chiusi”
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Stefano Miliani Modifica articolo

11 Febbraio 2021 - 13.48


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È una battaglia che gli è cara e se gli anni passano lui non demorde. Riccardo Muti in vista di un “Così fan tutte” al Regio di Torino con la sua bacchetta nella presentazione richiama Mario Draghi in difesa dalla cultura: “Voglio fare un appello al presidente incaricato dottor Draghi. Non sarò uno di quelli che dice “super Mario”, lui è persona straordinaria nel suo campo e di grande cultura. Che si apra un nuovo capitolo decisivo per i prossimi decenni e generazioni per riportare dignità al nostro paese attraverso la cultura, per portare la consapevolezza ai giovani di chi siamo, e non è nazionalismo stupido. È il momento giusto per cambiare rotta, siamo il Paese della cultura, ma con tanti, troppi teatri chiusi, per questo mi appello a Draghi”.
La figlia Chiara Muti, regista che cura l’allestimento dell’opera di Mozart – Da Ponte in calendario dal teatro l’11 marzo, online, sulle riaperture è ancora più netta: “Il teatro non è il cinema e non lo sarà mai.  Non capisco e molti come me non comprendiamo come mai non si riaprano i teatri: sono in sicurezza, non si parla, c’è il distanziamento sociale, si misura la temperatura, si sta zitti, ci si riempie di cibo dello spirito. Questo spettacolo è una forma di resistenza, ci siamo, anche se lo vedremo in streaming sinceramente non ne posso più”. 

A Draghi Muti manda anche un messaggio che gli è caro e ha più volte manifestato in pubblico: “che si moltiplichino le orchestre in Italia. Non dico come in Germania dove ogni città ne ha una ma da noi ce ne sono poche orchestre. Che si apra una nuova strada non solo nell’educazione, nella sanità, nel campo sociale ma anche nel campo culturale”. Quanto al “Così fan tutte”, l’allestimento aveva debuttato al San Carlo di Napoli, il direttore ricorda come lo abbia preso la StaatsOper di Vienna e sulla compagine torinese esclama: “l’orchestra suona bene, il coro canta bene, sono molto soddisfatto, se non crepo domattina può darsi che ritorni a fare un’opera, l’ho detto, non promesso”. Infine un rammarico, sempre sul piano culturale del Paese: “Avvicinandosi per me la signora dei drappi neri dispiace vedere un crollo contro cui io e tanti come me hanno combattuto”. 

L’incontro non era al Regio ma nella sede della Reale Mutua e ha partecipato anche la sindaca e presidente del teatro Chiara Appendino. Dopo il titolo mozartiano, Muti torna in streaming dal Regio giovedì 18 marzo alle 20 sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio in un concerto in streaming: il programma è tutto verdiano con la Sinfonia da Giovanna d’Arco, Stabat Mater e Te Deum da Quattro pezzi sacri per coro e orchestra. Il coro è preparato da Andrea Secchi, soprano solista nel Te Deum è Eleonora Buratto.

Il sito del Teatro Regio

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