Non era previsto nemmeno da
Adriano Celentano stesso un successo internazionale in rete così improvviso e di questa portata per una canzone di 48 anni fa,
Prisencolinensinainciusol.
Un post pubblicato da una ‘navigatrice’ scozzese è diventato virale sul social network con quasi 3,5 milioni di visualizzazioni, 41 mila retweet e circa 145 mila cuoricini, decine di migliaia di commenti da tutto il mondo. Ci sono anche quelli dello scrittore Neil Gaiman, il regista Edgar Wright, la webstar statunitense Casey Neistat, il rapper britannico Akala, l’attrice Barbara Hershey, ma anche imprenditori della Silicon Valley come Paul Graham e Mark Frost che definisce Celentano “un genio”.
“Il cantante italiano Adriano Celentano ha pubblicato una canzone con un testo nonsense che doveva sembrare inglese/americano forse per provare che agli italiani potesse piacere qualunque canzone inglese – scrive, in inglese, l’autrice del primo post ‘Harry’, Harriet Mould condividendo anche il video – è diventata una hit dando vita a questo: Il più bel video che abbia mai visto”.
E così il Molleggiato non deve questo ennesimo momento di gloria al suo ultimo pezzo e nemmeno a qualche sua forte esternazione simile a quella in cui in Rai, nel 2005, divise il mondo in rock (fantasia e freschezza) e lento (grigiore e noia), non mancando nemmeno di fare nomi e cognomi. Lo deve invece alla sua interpretazione di
Prisencolinensinainciusol duettata con
Raffaella Carrà accompagnata dal suo balletto durante uno delle trasmissioni cult della televisione italiana ancora unica padrona dell’etere. Era la primavera del 1974 e la trasmissione
Milleluci diretta da Antonello Falqui e condotta da Mina e da Raffaella Carrà, trasmessa il sabato alle 20.40 sul Programma Nazionale.
Il video della performance di Celentano con la Carrà
Prisencolinensinainciusol è probabilmente uno dei brani più bizzarri e avanguardisti nella storia del Pop (inteso come musica popolare a beneficio del grande pubblico) italiano e non solo. Celentano la compose ed incise nel 1972 originariamente come facciata B del brano
Disc Jockey a cui stava lavorando, poi diventato il retro del 45 giri stesso che uscì il 3 novembre.
Il brano, più che cantato è recitato/declamato stile rap, in una specie di grammelot, un inglese maccheronico in cui le parole non hanno alcun significato compiuto a parte il ricorrente “all right” e si basa su una ritmica ossessiva quasi funk. Celentano non mancò, come era solito fare, di assegnare al pezzo significati anti convenzionali, mentre sul retro del 45 compariva la scritta “Questa canzone è cantata in una lingua nuova che nessuno capirà; avrà un solo significato: amore universale”