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Adriano Celentano, gli 80 anni del ragazzo della via Gluck

Dal primo rock'n'roll ai sermoni televisivi, con un pensiero ambientalista sempre presente: il Molleggiato compie gli anni per la Befana

Adriano Celentano, gli 80 anni del ragazzo della via Gluck
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3 Gennaio 2018 - 11.51


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Dai “24mila baci” ai “sermoni” in tv sul mondo passando per capolavori quali “Storia d’amore”, “Prisencolinensinainciusol” o quella canzone ambientalista prima che si propagasse il pensiero ambientalista, “Il ragazzo della via Gluck”, ne ha fatta di strada Adriano Celentano in vista dei suoi 80 anni. Li compie sabato 6, per la Befana. E veleggia sempre alla grande: il cofanetto “Tutte le migliori”, con i duetti con Mina e una selezione delle sue canzoni, prima di Natale era tra i dischi più venduti seguendo Vasco Rossi e Jovanotti. “Le Migliori”, con Mina e il “Molleggiato”, è stao tra l’altro l’album più venduto del 2016 uscito a quasi 20 anni dal primo “Mina Celentano”. Nel frattempo è impegnato in “Adrian”, serie tv con Milo Manara che dovrebbe trasmettere Mediaset.

Celentano da tempo interviene sui fatti del globo, da tempo sul blog. Non lesina critiche. Dopo l’intervento di Papa Francesco sul Padre Nostro, il 9 dicembre scorso ha scritto sulla traduzione della preghiera: “Ha ragione il Papa quando dice che Dio non è un tentatore. Tant’è vero che se apriamo il Vangelo dell’ultima edizione a cura della Cei, noteremo che il problema era già stato affrontato, sostituendo ‘non indurci in tentazione’ con la frase ‘non abbandonarci alla tentazione’. La traduzione giusta è quella dei francesi: ‘Non lasciarci cadere nella tentazione’ che vorrebbe dire ‘Gesù se sto per affondare salvami'”.

Celentano è nato a Milano il 6 gennaio 1938 al numero 14 di via Gluck da genitori pugliesi emigrati al nord. Lascia la scuola, fa vari mestieri, lo colpisce la colonna sonora del film “Blackboard Jungle” (uscito negli Usa nel 1955, diretto da Richard Brooks), in italiano “Il seme della violenza”, per la canzone “Rock around the clock” di Bill Aley. È il rock’n’roll. Il 18 maggio del 1957, al Palazzo del Ghiaccio a Milano si tiene il primo festival italiano di rock and roll: Celentano vince con “Ciao ti dirò”, sul palco sale insieme a Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Luigi Tenco che formano con lui i “Rocky Boys”. Ottiene il primo contratto discografico.

“Il ribelle” esce nel 1959 e, in estate, “Il tuo bacio è come un rock”, con cui vince il Festival di Ancona e vende 300mila copie in una settimana. Arriva il cinema con “I ragazzi del juke-box”, diretto da Lucio Fulci e con il titolo dalla canzone sul retro di “Il tuo bacio è come un rock”. Nel 1960 compare per Federico Fellini in un ‘cameo’ per “La dolce vita”. Nel 1961 deve partecipare al Festival di Sanremo ma fa il servizio di leva e serve una dispensa speciale, che viene firmata dall’allora ministro della difesa, Giulio Andreotti. Celentano arriva secondo e “24 mila baci” è un successone.
Si stacca dalla Jolly e fonda “Il Clan” più che un’etichetta una sorta di collettivo artistico con molti parenti e amici. Il primo maggio 1962 esce “Stai lontana da me” (musica di Bacharach, testo di Mogol), canzone con cui nasce ufficialmente il Clan Celentano. La Jolly gli farà causa, vincerà il cantante nel 1965.

Sul set di “Uno strano tipo” incontra Claudia Mori, nome d’arte di Claudia Moroni, attrice e cantante romana. Nel 1964 le nozze in segreto di notte, nella chiesa di San Francesco a Grosseto. Dal matrimonio nascono tre figli: Rosita Giacomo e Rosalinda.

Gli anni ’70 vedono Celentano sforna canzoni storiche come “Una carezza in un pugno”, “Sotto le lenzuola”, “Storia d’amore”, “Prisencolinensinainciusol, “Un albero di trenta piani” e “Svalutation”. Cambia l’epoca, le vendite rallentano. Nel 1991 la Mori diventa amministratore delegato della casa discografica di famiglia, la Clan Celentano srl, e dal 1994 si dedica completamente all’amministrazione del Clan.

Nel 1998 Celentano registra un album con Mina e il successo è poderoso. Nel 2005 torna su Rai1 con “Rockpolitik” e la performance televisiva viene preceduta da infinite polemiche ma il pubblico lo segue (oltre nove milioni di telespettatori). Il 26 novembre 2007 in prima serata su Raiuno fa “La situazione di mia sorella non è buona”, in occasione dell’uscita del suo ultimo album, “Dormi amore, la situazione non è buona”. Altro appuntamento che suscita clamore.

L’8 marzo 2008 per il centenario dell’Inter, di cui è tifoso, va in campo a fine partita e canta “Il ragazzo della via Gluck” con invettive politiche inserite nel testo.

Nel 2011 invece scende in campo con appelli espliciti a favore del sì per il referendum sull’abrogazione dell’energia nucleare. Nel novembre 2011 pubblica un nuovo album di inediti ‘Facciamo finta che sia vero”. Partecipa al Festival di Sanremo 2012, condotto da Gianni Morandi. Stavolta prende di mira i giornali cattolici che “andrebbero chiusi”, perché “si occupano di politica, anziché parlare di Dio e dei suoi progetti”. Nella serata finale lo contesta da un gruppetto di “fischiatori” che, secondo Claudia Mori, fa parte di “una buffonata organizzata”.

Nel 2013 torna con i concerti dal vivo. “Rock Economy” dall’Arena di Verona diventa anche uno show per Mediaset, trasmesso da Canale 5. Nel febbraio 2013 sostiene l’amico Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle con l’inedito “Ti fai del male”
Negli ultimi anni appare meno in pubblico. Il 7 aprile 2015 si fa intervistare a “Ballarò” su Rai3, invia poi un videomessaggio a Gianni Bella per la serata ”Una serata… Bella per te, Gianni!, condotta dalla figlia Rosita su Retequattro. In futuro chissà. Con Celentano non si può mai dire.

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