Salta la tradizionale “prima” della Scala il 7 dicembre. Per lo meno, non ci saranno gli spettatori, togliendo così gran parte del fascino e del ruolo a questo rituale appuntamento che apre la stagione lirico-sinfonica milanese. Ma l’ipotesi di allestire l’opera in una sala vuota è stata scartata dopo il Dpcm che indica la Lombardia come zona rossa: diventa impossibile allestire le prove. L’ipotesi è una serata di gala con più cantanti.
Ha deciso lo stop il consiglio d’amministrazinoe. Il sovrintendente Dominique Meyer deve in ogni caso approntre un “piano B” cercando “una platea più ampia possibile”. Il che significava molto probabilmente una diretta tv e, come già accaduto, megaschermi in diretta nella città.
Il cda, scrive, “ha preso atto che nell’attuale quadro epidemiologico e normativo non sussistono le condizioni per provare e realizzare una produzione aperta al pubblico e del livello e con le caratteristiche richieste per un’inaugurazione di Stagione. Le rappresentazioni di Lucia di Lammermoor previste per il 7 dicembre e per i giorni seguenti sono quindi rinviate”.