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Arena di Verona, Lucia di Lammermoor inaugura la nuova stagione 2014-15

L'opera di Donizetti nell'allestimento del Teatro Massimo Bellini di Catania apre il 13 dicembre 2014 la stagione al Teatro Filarmonico.

Arena di Verona, Lucia di Lammermoor inaugura la nuova stagione 2014-15
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10 Dicembre 2014 - 15.22


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Sarà inaugurata nel giorno di Santa Lucia, sabato 13 dicembre 2014 alle ore 18.00, la stagione Opera e Balletto 2014-2015 al Teatro Filarmonico, con uno dei titoli più conosciuti e rappresentati di Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor.

La celebre Opera del compositore bergamasco è proposta nell’allestimento del Teatro Massimo Bellini di Catania, con la regia di Guglielmo Ferro, le scene di Stefano Pace, i costumi di Françoise Raybaud, le luci di Bruno Ciulli, video maker Massimiliano Pace. Ritroviamo alla guida dell’Orchestra areniana il M° Fabrizio Maria Carminati, esperto interprete donizettiano che abbiamo apprezzato anche lo scorso anno sul podio del Filarmonico per I Capuleti e i Montecchi di Bellini.

Lucia di Lammermoor è considerata l’opera emblema del romanticismo italiano. La Prima assoluta va in scena il 26 settembre 1835 al Real Teatro di San Carlo, a Napoli, conseguendo uno straordinario successo e una ininterrotta fortuna, tanto che l’opera non uscirà mai dal repertorio lirico. Da quella data il dramma tragico in due parti e tre atti di Gaetano Donizetti entra subito nell’immaginario romantico, con la “scena della pazzia” che forse ne è il momento più rappresentativo, non solo nel panorama del melodramma romantico, ma in tutto il teatro musicale e, ancora più in generale, per la cultura moderna.
Lucia di Lammermoor ha rivoluzionato il gusto dello spettatore ottocentesco e ne ha turbato l’animo, con il suo finale tragico per nulla scontato, con la scena conclusiva affidata al tenore e non alla primadonna ed il suicidio di lui in bellavista. Proprio questo senso di sfida e di rottura trasmesso dall’opera nel momento della sua prima messa in scena viene affidato oggi, per stupire ancora, al regista Guglielmo Ferro.

Ferro intende riportare l’azione ed i personaggi del dramma alla crudezza tempestosa del primo romanticismo, fondendo ambientazione antica e suggestioni moderne, grazie alle scene proiettate di Stefano Pace che contribuiscono a conferire alla produzione quell’atmosfera romantica puramente scottiana scelta dal regista come chiave di lettura anche filologica.

Il cast è guidato da Fabrizio Maria Carminati, che con Lucia di Lammermoor inaugurò nei primi anni Novanta la sua brillante carriera di direttore d’orchestra, e vede alternarsi nei panni della protagonista Irina Lungu (13, 18/12), che proprio al Filarmonico debutterà il ruolo, e Maria Grazia Schiavo (16, 21/12); in Sir Edgardo di Ravenswood Piero Pretti (13, 18, 21/12), al suo debutto con Fondazione Arena, e Alessandro Scotto Di Luzio (16/12); Marco Di Felice vestirà i panni di Lord Enrico Ashton, mentre Insung Sim (13, 21/12) e Seung Pil Choi (16, 18/12) si cambieranno in quelli di Raimondo Bidebent; come Lord Arturo Buclaw si alterneranno Alessandro Scotto Di Luzio (13, 18, 21/12) e Francesco Pittari (16/12), impegnato anche nel ruolo di Normanno; infine il personaggio di Alisa sarà interpretato da Elisa Balbo. Completa il Coro dell’Arena di Verona preparato dal M° Salvo Sgrò.

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