Addio a Mark Hollis, l'elettropop melanconico dei Talk Talk | Giornale dello Spettacolo
Top

Addio a Mark Hollis, l'elettropop melanconico dei Talk Talk

L'autore di hit degli anni '80 come "It's my Life" e "Such a Shame" poi scelse una carriera sperimentale

Addio a Mark Hollis, l'elettropop melanconico dei Talk Talk
Preroll

GdS Modifica articolo

26 Febbraio 2019 - 10.56


ATF

Il cantante dei Talk Talk Mark Hollis è morto ieri 25 febbraio a 64 anni. Con il trio del pop inglese nel 1984 pubblicò l’album che li consacrò come una delle formazioni new romantic, tra elettronica e molta malinconia, “It’s my life”. Il brano eponimo e “Such a shame”, con videoclip che oggi sembrano tecnicamente ingenui e invece furono diffusi ampiamente alle tv che trasmettevano videoclip musicali, raggiunse un pubblico mondiale grazie anche una voce capace modulare le melodie elettropop con un velo di tristezza in un’Inghilterra distante dai lustrini, dalla moda e dal jet set a cui tante popstar ambivano. Mark Hollis con i Talk Talk furono una delle formazioni di punta del pop britannico.

Nel 1986 il gruppo pubblicò l’album “The colour of spring”, con il singolo “Life’s what you make it” furono ospiti al Festival di Sanremo del 1986, dopo di che Hollis lasciò di fatto il pop per avventurarsi in terreni più vicini al jazz, alla ricerca sonora, alla sperimentazione, e allontanandosi quindi dalla scia del successo commerciale. I Talk Talk con Hollis pubblicarono “Spirit of Eden” nel 1988, “Laughing stock” nel 1991, album molto amato dai critici musicali. La band si dissolse, nel 1997 Mark Hollis incise un album a suo nome.

Native

Articoli correlati