La Scuola di musica di Fiesole è una delle realtà musicali, indipendente tra l’altro, più riuscite nel nostro Paese: forma i giovani musicisti a suonare in orchestra, in formazioni da camera, a misurarsi con gli altri e la fondò il violista Piero Farulli nel 1984. Ma il ministero dei Beni e attività culturali taglia i fondi di 200mila euro all’Orchestra giovanile italiana della Fondazione e mette “a rischio tutto il programma di studio”. Lo ha denunciato l’istituto nel consueto concerto di Capodanno del primo gennaio al Teatro del Maggio quest’anno diretto da Daniele Gatti.
Il mancato finanziamento è di 200mila euro. Per una scuola di queste dimensioni, e di eccelsa qualità, è un colpo di mannaia micidiale. “Con grande preoccupazione e sorpresa, la Scuola di Musica di Fiesole rende noto che il Mibac ha negato per la prima volta il finanziamento al progetto speciale denominato Orchestra Giovanile Italiana”, dice il comunicato stampa. L’ultima erogazione era stata di 180mila euro.
Il taglio ministeriale investe “il prossimo triennio (2018-2020) e metterà a serio rischio il rispetto del programma di studio già comunicato agli allievi, cosa particolarmente grave e triste proprio in questi giorni, in cui i giovani musicisti sono riuniti a Firenze per preparare e tenere il tradizionale Concerto di Capodanno, che segna il loro debutto nel massimo teatro fiorentino dopo le durissime selezioni cui si sono sottoposti per essere ammessi all’edizione 2019 dell’Ogi”. Quindi la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole “fortemente preoccupata per quanto sta accadendo, rivolge un appello a nuovi e storici sostenitori affinché possano supportare il programma 2019 dell’Orchestra. Allo stesso tempo formula l’auspicio che ci sia da parte del Mibac lo spazio per un ripensamento in favore del presidio educativo rappresentato dall’Orchestra Giovanile Italiana”.
L’Ogi, ricorda la nota, è “un modello formativo grazie al quale hanno imparato la disciplina d’orchestra migliaia di musicisti, moltissimi dei quali hanno conquistato posizioni stabili nelle più celebri compagini italiane ed europee. Dal 2018 il progetto si è arricchito ulteriormente grazie alla disponibilità del Maestro Daniele Gatti, che ha accolto l’invito della Scuola ad incontrare la Giovanile per offrirle una serie di imperdibili Lezioni d’orchestra”. Sul podio dell’Ogi sono saliti molti dei più aperti e capaci direttori d’orchestra proprio per formare i giovani.
Ha ascoltato il deputato Pd Roberto Giachetti che ha dichiarato: “Apprendo con stupore e sconcerto del taglio operato dal Mibac ai danni dell’Orchestra Giovanile Italiana. La Scuola di Musica di Fiesole, a cui fa capo l’Orchestra, è un’eccellenza del nostro paese e come tale andrebbe preservata. Il governo ancora una volta vuole fare cassa a spese di giovani talentuosi, andando a colpire formazione e cultura. Auspico un tempestivo ravvedimento di Bonisoli e dei suoi colleghi di governo”.
Alle dichiarazioni dell’Ogi il ministro Alberto Bonisoli ha risposto, il 2 gennaio, affermando in una nota che il ministero sostiene l’Orchestra. «Fino ad oggi per i progetti non facilmente finanziabili attraverso il Fus (Fondo unico dello spettacolo, ndr), si sono scelte strade alternative come i progetti speciali o altri escamotage che, se vanno bene in un’ottica della contingenza, non possono e non devono diventare una regola». “La Scuola di Musica di Fiesole riceve un finanziamento per il triennio 2018-2020 dal Fus, che per il 2018 è stato di 227 mila euro. Inoltre – riferisce il comunicato – ad ottobre del 2018 ha ricevuto un finanziamento straordinario, stanziato con un decreto ad hoc, che ha assicurato risorse aggiuntive pari a 165 mila euro”.
«Ecco perché non è vero che non vogliamo supportare la Scuola di Fiesole ed i suoi progetti. È vero, invece, che con i progetti speciali 2018 abbiamo dato priorità a molte di quelle realtà che non hanno avuto accesso al Fus a causa proprio delle criticità di questo strumento che abbiamo deciso di riformare a fondo, così come previsto dal Contratto di Governo. Ma abbiamo, comunque, voluto valorizzare le eccellenze, con la certezza che presto saranno pronti strumenti più adeguati e moderni per premiare il merito e la qualità e non sarà più necessario ricorrere a forzature ed escamotage. Per il 2019, chiederemo alla Scuola di Fiesole di formulare un progetto speciale biennale in grado di assicurare un altissimo livello qualitativo dell’Orchestra Giovanile Italiana. In questo modo – scrive Bonisoli – arriveremo pronti per poter accedere ad un rinnovato Fus nel prossimo triennio 2021-2023».
Ma per il 2019 l’Ogi stima necessari 200mila euro. Quindi, per candidarsi a riceverli in un progetto ad hoc, deve preparare un progetto. Siamo già a gennaio. (Cl. Sar)