Ad aprire il 61esimo Festival dei Due Mondi a Spoleto è, nella serata di venerdì 29 giugno, l’opera “Il minotauro” di una più che valente compositrice dei nostri giorni e di calibro internazionale: Silvia Colasanti.
Opera lirica in dieci quadri scritta su libretto di René de Ceccatty e del direttore artistico del festival spoletino Giorgio Ferrara, “Il minotauro” oltre che venerdì 19 giugno alle 19 replica domenica 1° luglio alle 17 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Lo spettacolo è prodotto dal Festival medesimo e dalla Fondazione Teatro Coccia di Novara. Jonathan Webb dirige l’Orchestra Giovanile Italiana, Ferrara firma anche la regia e la scenografia.
A Giuseppe Videtti di Repubblica, intervistata, alla domanda sulla scarsità di compositrici e direttori donne nella musica classica e colta Silvia Colasanti risponde: “Le maestro” sono ancora poche per la verità, non solo per discriminazione ma per scelta. Persiste un retaggio culturale che vuole il direttore d’orchestra, che ha un ruolo di potere, legato a una figura maschile. Sta a noi donne crederci e dimostrare il contrario. Tuttavia ci sono direttrici in teatri importanti, come la nostra Speranza Scappucci, le finlandesi Susanna Mälkki e Kaija Saariaho, l’inglese Rebecca Saunders, la russa Sofia Gubaidulina, una pioniera”.
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