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Il jazz delle balene artiche: così cantano i giganti del mare

Una ricerca svela che le balene della Groenlandia hanno l'abitudine di cantare "canzoni" complesse e mai uguali durate la stagione dell'accoppiamento

Il jazz delle balene artiche: così cantano i giganti del mare
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5 Aprile 2018 - 16.29


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Risuona il jazz nelle gelide acque artiche della Groenlandia. Melodie mutevoli e diversificate, suoni mai uguali capaci di variare per intensità, autentiche improvvisazioni musicali subacquee. Sono i canti delle balene della Groenlandia, una specie che abita le acque artiche per tutto l’anno e che trascorre i mesi invernali, quelli della stagione dell’accoppiamento, “cantando”.
L’incredibile scoperta è stata fatta i ricercatori dell’Università di Washington, guidati dall’oceanografa Kate Stafford, e il loro studio è stato pubblicato sulla rivista Biology Letters. Le balene della Groenlandia cantano, hanno un vasto repertorio vocale e prediligono i ritmi jazz.
Il team di scienziati per tre anni e quattro inverni, dal 2010 al 2014, ha studiato la popolazione delle balene di Spitsbergen, in Norvegia, nell’Artico, scoprendo uno straordinario repertorio sonoro, ben più vasto di megattere o delfini. Le balene artiche possono vantare 184 tipi di canzoni uniche nel loro genere. Suoni mai uguali, capaci di variare per intensità e “calore” nelle vocalizzazioni e rilevati anche per 24 ore al giorno.
“Quando abbiamo messo gli idrofoni sotto il ghiaccio per registrare è stato incredibile – ha detto l’oceanografa Kate Stafford – sembrava cantassero a voce alta. Suoni su suoni, mai uguali di stagione in stagione. Il suono assume una forma più libera e studiando i dati acustici di quattro inverni, non abbiamo trovato un motivo musicale ripetuto negli anni, ma ogni stagione aveva il suo suono diverso”.
Insomma le balene artiche improvvisano, inventano: una melodia differente può essere registrata da un momento all’altro. Un’incredibile capacità, in grado di stupire con suoni magici udibili dai ricercatori soprattutto in inverno, quando i maschi si scatenano con canti distinti durante la stagione riproduttiva.
Per i ricercatori dell’Università di Washington questi straordinari animali, meno analizzati rispetto ad altre specie simili, hanno una capacità musicale che per varietà e complessità è simile perfino a quella degli uccelli canori, rendendoli unici fra la maggior parte dei mammiferi.
“Le balene, come gli uccelli, può darsi che mettano in scena una sorta di competizione canora per attrarre i partner. Ma perchè – ha concluso Stafford – cambiano i loro brani così spesso? In termini di ecologia comportamentale, questo è il grande mistero”.

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