La Rai aveva proposto a Mika di condurre Sanremo e il cantante-showman ha declinato l’offerta. Perché la ritiene prematura. Conferma di avere intelligenza e fiuto da vendere, il poliedrico artista britannico di origine libanese, nato a Beirut nel 1983.
A Firenze il sindaco Dario Nardella gli ha consegnato l’onorificenza delle Chiavi della città. E ai cronisti il cantante ha rivelato: “Mi è stato proposto di condurre il Festival di Sanremo, mi hanno chiesto se fossi interessato; non è stata però un’offerta chiara. Ho risposto che onestamente non ero a mio agio nel fare una cosa del genere: per me è troppo presto per condurre Sanremo; è il più grande show in Italia, si deve farlo con grande esperienza, non basta il senso dello show, altrimenti diventa facile cadere nel rischio della superficialità. È un lavoro profondo, devi sporcarti le mani e conoscere la cultura pop dell’Italia di oggi e soprattutto del passato”.
Guarderà l’edizione 2018 in tv “da lontano” e anche qui una rivelazione: “L’anno scorso l’ho visto sul mio divano, bevendo troppo vino rosso e mangiando troppo cioccolato con Roberto Bolle. Sanremo è molto divertente, è come una soap opera, un musical di quattro serate. È uno spettacolo molto affascinante”.
Alla domanda se tifa per un cantanti, Mika ha risposto: “A Sanremo c’è questa magia per cui un artista cambia sul palco. Un piccolo artista di cui tutti dicono che andrà a casa sul palco poi diventa molto diverso e prende spazio, mentre un altro magari più grande sul palco di Sanremo diventa più piccolo. C’è questo aspetto trasformativo sul palco di Sanremo. È anche quello che tutta la gente a casa vuole vedere”.
Mika ha anche commentato il discusso cambiamento del finale della “Carmen” al Teatro del Maggio, dove ha fatto una serata a dicembre, promuovendolo: “Mi è piaciuto molto il finale cambiato. Sono contento che la Carmen non muoia; una donna non deve sempre essere un’eroina nella morte; una donna può anche essere un’eroina senza morire”.
Carmen, a favore: Perché irrita tanto?
Carmen, contrario: Vogliamo censurare l’opera?
Rispondendo infine ad una domanda se introdurre in Italia norme per l’adozione di bambini da parte delle coppie gay, Mika, omosessuale dichiarato e icona dei diritti civili, ha risposto: “Tutto quello che può aiutare a incoraggiare questa idea che è l’investimento tra una persona e l’altra, una donna e un uomo, due donne, due uomini, non importa. Quando una persona dice ‘ti amo, voglio passare la mia vita con te’, se noi diciamo di no, o se noi blocchiamo tutte le altre conseguenze di questo patto, il no può provocare solamente conseguenze negative. Invece se diciamo sì possiamo provocare solo cose belle. L’amore si provoca con l’amore e la tolleranza. L’intolleranza, l’odio e anche la violenza si provocano solamente con il no. La matematica di questo principio è abbastanza chiara, però ci vuole un po’ di tempo”.