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Jovanotti celebra la vita tra hip hop, cantautorato e un omaggio a Dalla

Esce "Oh vita!". L'artista ha spiegato di essere partito da suoni essenziali grazie a un grande produttore, Rick Rubin. Il tour da febbraio. Guarda il video

Jovanotti celebra la vita tra hip hop, cantautorato e un omaggio a Dalla
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1 Dicembre 2017 - 11.43


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Tra hip hop  e un’impronta quasi da cantautore Jovanotti pubblica il suo quattordicesimo disco, “Oh vita!”. Un canto carico di fiducia, speranza, gioia, senza nascondere le complessità del vivere (e con un omaggio a “Futura” di Lucio Dalla incorporato). Come si vede nel video, e come racconta l’artista nelle video interviste, Jovanotti riparte da un luogo: la casa dove ha vissuto per quasi vent’anni a Roma con i suoi dove la famiglia non abita più, vicino al Vaticano, dove lavorava il padre. “È stato un richiamo irrazionale”, ha detto a Rai news, ma un artista deve ascoltare i richiami irrazionali, ha aggiunto. E ha una “visione frastagliata, combattuta, ma piena di speranza e della voglia di esserci e di credere nelle canzoni”, ha specificato in una video intervista a Rainews.  

 

Insieme al disco il musicista di Cortona – che ha registrato l’album nel suo paese natale, a Firenze e a Malibu il California, è accompagnato da un documentario e da un libro, o meglio la rivista “Sbam” che raccontano l’album e come è nato ed esce perfino in musicassetta. In “Sbam” intervengono scrittori come Zadie Smith, Donatella Di Pietrantonio, Davide Toffolo.

Produttore dell’album, a trenta anni dall’esordio, è l’americano Rick Rubin che ha lavorato con gente come Johnny Cash, i Red Hot Chili Peppers, Adele, ha cercato suoni più essenziali e, come ha raccontato Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, ha spinto l’artista a partire dalla base di chitarra e voce. Essenziale appunto. Pubblica il disco la Universal.

Jovanotti considera “Oh vita!” un’avventura inedita, un cambiamento, un percorso su sentieri nuovi. E dichiara a Repubblica: “Devo ammettere che in parte sono terrorizzato perché Rubin con questo disco mi ha messo a nudo, di fronte ai miei limiti, facendomi uscire dalla mia comfort zone, fatta di trucchi del mestiere e furbizie tecnologiche che si acquisiscono negli anni. Eppure è il disco più mio che ho mai fatto. Ha fatto la differenza e forse se faccio questo mestiere lo devo a lui, alle prime cose che gli ho sentito fare con i Beastie Boys. E pensare che ai tempi di Serenata Rap provammo a contattarlo, ma non ci rispose nemmeno…”. Jovanotti andrà in tournée dal 12 febbraio partendo da Milano.

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