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Ariana Grande, da baby cantante pop a simbolo anti-terrorismo

La pop star che si è trovata suo malgrado coinvolta nel becero attacco del 22 maggio ha saputo reagire in fretta

Ariana Grande, da baby cantante pop a simbolo anti-terrorismo
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5 Giugno 2017 - 22.05


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Una ragazzina trasformata in un’icona di anti-terrorismo. Amata e imitata da un pubblico di adolescenti e ragazzini, che l’hanno conosciuta su Nickelodeon e poi seguita nella sua carriera musicale, la pop star che si è trovata suo malgrado coinvolta nel becero attacco del 22 maggio ha saputo reagire in fretta.
Il concertone di Manchester organizzato da Ariana Grande è stato un successo indiscusso. 50mila persone riunite ad ascoltare le star della musica e lei, piccola, semplice e decisa, a guidare il concerto, presentare gli artisti, duettare con molti di loro, trascinare il pubblico, emozionarsi.
La mobilitazione generale per l’evento “One Love Manchester” rimarrà nei cuori e negli occhi di fan e non. Complice il candore, ma anche la semplicità di una ragazzina che forse si è trovata in una situazione più grande di lei. E lei ha reso questa sconveniente situazione, in un grande evento di solidarietà. 
Sono già oltre 12 i milioni di euro raccolti dal concerto benefico di Ariana Grande “One Love Manchester” che sono destinati al “We Love Manchester Emergency Fund’. L’artista ha organizzato l’evento che si è tenuto ieri sera allo stadio Emirated Old Trafford nella città del nord dell’Inghilterra per raccogliere fondi a favore delle persone colpite dall’atrocità dell’atto terroristico avvenuto durante il suo concerto del 22 maggio alla Manchester Arena, quando 22 persone sono morte e oltre 50 sono rimaste ferite. La somma è arrivata tramite la vendita dei biglietti, il merchandise e altre donazioni, di cui oltre 2 milioni solo attraverso gli sms solidali spediti nel Regno Unito durante le tre ore di concerto, che è stato trasmesso in diretta televisiva.
Immediato, semplice, pieno di empatia, laddove era facile scivolare nella critica dell’opportunismo e dalla strumentalizzazione della tragedia. Eppure Ariana sembra aver convinto tutti, grandi e bambini, che il suo show da cantante pop meritasse anche l’etichetta di unione di fronte al fenomeno terroristico dei foreign figthers. 

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