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Il Wsj lancia l'allarme: è iniziato il tramonto delle star del rock americano

Le conseguenze non saranno solo a livello di influenza sulla società ma anche e soprattutto a livello economico

Il Wsj lancia l'allarme: è iniziato il tramonto delle star del rock americano
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28 Marzo 2017 - 10.25


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Il Wall Street Journal in un articolo ha parlato del tramonto degli dei del rock visto che molti dei padri fondatori (sia uomini che donne) hanno raggiunto la soglia dei 70 anni, quindi la fine dell’era del rock and roll è solo all’inizio. In più nel 2016 prima David Bowie, poi Prince, Leonard Cohen, George Michael e ultimo in ordine di tempo Chuck Berry sono scamparsi. Ma se l’anno scorso è stato l’anno nero per la morte di celebrity, il futuro non sembra essere molto roseo.

Le conseguenze non saranno solo a livello di influenza sulla società ma anche e soprattutto a livello economico e non a caso l’industria discografica è in allarme nel tentativo di lanciare nuovi idoli e di attrarre le nuove generazioni. Secondo il Wsj nella classifica del 25 artisti che generano incassi record negli Stati Uniti, 19 hanno oltre 50 anni e in termini di concerti hanno generato un fatturato di quattro miliardi e mezzo di dollari l’anno scorso, tra questi ci sono Bruce Springsteen, 67 anni, i Guns N’ Roses, con una media di 53 anni, Paul McCartney, 74 anni e i Rolling Stones, circa 73 anni in media. Nella fascia 60-70 anni, al top degli incassi ci sono proprio i Rolling Stones che in 14 date l’anno scorso hanno generato 91 milioni di dollari. Al contrario, nella fascia 20-30 anni, Justin Bieber a confronto con Bruce Springsteen, nonostante si sia esibito in molti più concerti ha portato incassi inferiori del 40% rispetto a The Boss. L’anno scorso in 76 concerti ha venduto biglietti pari a 268 milioni di dollari.

Alla domanda quindi se le giovani rockstar possono colmare il vuoto che sara’ lasciato dai miti del passato, la risposta non è positiva. Alcuni dei motivi sono da ricercarsi nella molteplice offerta di intrattenimento, gusti più personalizzati, poco sostegno da parte delle case discografiche, il ruolo perso dalla radio di far diventare popolare un genere o un artista.

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