Si son presi i nostri cuori: il massacro di Sand Creek sulle note di De Andrè | Giornale dello Spettacolo
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Si son presi i nostri cuori: il massacro di Sand Creek sulle note di De Andrè

Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek, cantava Fabrizio De Andrè ricordando il massacro del Sand Creek pagina ingloriosa dell'esercito americano.

Si son presi i nostri cuori: il massacro di Sand Creek sulle note di De Andrè
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30 Novembre 2016 - 10.43


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Per non dimenticare – 29 novembre 1864, il massacro di Sand Creek. Quando il glorioso Esercito degli Stati Uniti d’America riportò una delle più fulgide vittorie della luminosa storia Americana contro donne e bambini indigeni. Ricordiamo questo episodio vergognoso con le parole e la musica di Fabrizio De Andrè.

Il testo

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

Fu un generale di vent’anni

Occhi turchini e giacca uguale

Fu un generale di vent’anni

Figlio d’un temporale

See’è un dollaro d’argento sul fondo del Sand Creek.

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte

E quella musica distante diventò sempre più forte

Chiusi gli occhi per tre volte

Mi ritrovai ancora lì

Chiesi a mio nonno è solo un sogno

Mio nonno disse sì

A volte I pesci cantano sul fondo del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso

Il lampo in un orecchio nell’altro il paradiso

Le lacrime più piccole

Le lacrime più grosse

Quando l’albero della neve

Fiorì di stelle rosse

Ora I bambini dormono nel letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte

See’erano solo cani e fumo e tende capovolte

Tirai una freccia in cielo

Per farlo respirare

Tirai una freccia al vento

Per farlo sanguinare

La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

Fu un generale di vent’anni

Occhi turchini e giacca uguale

Fu un generale di vent’anni

Figlio d’un temporale

Ora I bambini dormono sul fondo del Sand Creek

Tratto da Wikipedia.

Il massacro di Sand Creek (chiamato anche massacro di Chivington o battaglia di Sand Creek) si verificò il 29 novembre 1864, nell’ambito dei più vasti eventi della guerra del Colorado e delle guerre indiane negli Stati Uniti d’America.

Un accampamento di circa 600 nativi americani membri delle tribù Cheyenne meridionali e Arapaho, situato in un’ansa del fiume Big Sandy Creek (oggi nella Contea di Kiowa nella parte orientale dello Stato del Colorado), fu attaccato da 700 soldati della milizia statale comandati dal colonnello John Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi tribù locali con il governo statunitense. Visto lo scarso numero di guerrieri armati e capaci di difendersi presenti nel campo, l’attacco dei soldati si tradusse in un massacro indiscriminato di donne e bambini, con un numero di morti tra i nativi stimato tra le 125 e le 175 vittime (oltre ad altri 24 morti e 52 feriti tra gli stessi militari attaccanti); come riferito da molti testimoni oculari, i corpi dei nativi uccisi furono scalpati e in molti casi ripetutamente mutilati da parte dei soldati.

Inizialmente dipinti come una “vittoriosa battaglia” contro nativi ribelli, i fatti di Sand Creek furono poi oggetto di varie investigazioni da parte dell’Esercito statunitense e del Congresso, le quali espressero un severo giudizio sull’operato di Chivington e dei suoi uomini; a dispetto di ciò, tuttavia, nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. I fatti di Sand Creek provocarono attacchi di rappresaglia da parte dei nativi contro gli insediamenti degli invasori europei, nonché un esodo di massa delle tribù native dal Colorado orientale.

Episodio controverso della storia del Colorado e delle guerre contro i nativi dell’America del Nord, il massacro di Sand Creek ispirò poi svariate opere della cultura di massa; l’area teatro dei fatti è oggi protetta dal National Park Service come Sand Creek Massacre National Historic Site.

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