Cantano se stessi, la loro vita in carcere, come vedono il mondo dalle sbarre. Cinque detenuti del carcere di Monza hanno realizzato un nuovo album rap, dal titolo “Parole oltre i muri”. È il frutto del laboratorio con Mirko Kiave, rapper professionista, organizzato dall’associazione “Il razzismo è una brutta storia” e co-finanziato dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e dal Centro di Servizi per il volontariato. “Sono stato sempre convinto che ogni uomo abbia diritto a una seconda opportunità -afferma l’artista-. L’Hip Hop l’ha data a me e ora io cerco solo di trasmettere quello che questa cultura è destinata a fare: proiettare le persone verso qualcosa di più, di migliore”.
È il terzo album prodotto all’interno del carcere di Monza. Le prime edizioni di “Potere alle Parole Lab” in carcere realizzate nell’ambito del progetto La Biblioteca è una bella storia (bibliotecabellastoria.it) hanno dato come esito due album, un concerto alla libreria laFeltrinelli di Piazza Piemonte a Milano e uno all’interno del carcere. Per questa edizione Mario Mof, Manna, Entu, Patrice e Giacomo, si sono esibiti il 9 luglio insieme a Kiave sul palco dell’Arci Scuotivento a Monza.
"Parole oltre i muri", il nuovo album rap dei detenuti di Monza
Cinque reclusi hanno seguito il laboratorio del rapper Mirko Kiave.
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22 Luglio 2016 - 09.46
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