Samuele Bersani: "Il mio album live? E' un inno all'ottimismo" | Giornale dello Spettacolo
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Samuele Bersani: "Il mio album live? E' un inno all'ottimismo"

Nell'album ci sono tanti dei più grandi successi del cantante ma ciascun pezzo si presenta differente dal suo arrangiamento originale.

Samuele Bersani: "Il mio album live? E' un inno all'ottimismo"
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3 Giugno 2016 - 16.49


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Samuele Bersani torna sulla scena discografica con “La fortuna che abbiamo” (Sony Music), il suo primo album live che racchiude non solo 25 anni di successi, ma anche tante novità e collaborazioni capaci di oltrepassare i confini musicali per regalare un ascolto pieno di sorprese e aprire un nuovo capitolo artistico per il cantautore: due cd, un dvd, un brano inedito, per oltre due ore di musica dal vivo, duetti straordinari con colleghi di diversa estrazione, da Caparezza a Carmen Consoli, ed ospiti d’eccezione come Dario Argento, Alessandro Haber, Piera Degli Esposti, Fabio De Luigi, oltre ad un’orchestra sinfonica di 40 elementi.

“Il concerto ‘Plurale unico’, dell’anno scorso a Roma, mi è sembrata l’occasione giusta per registrare finalmente un live. E, poche settimane dopo, è arrivato il concerto di Milano con un’orchestra sinfonica e mi ha dato l’occasione di aggiungere un’altra dimensione a questo live, che infatti si compone dell’incontro tra questi due spettacoli”, spiega Samuele Bersani.

Nell’album ci sono tanti dei più grandi successi di Bersani ma ciascun pezzo si presenta differente dal suo arrangiamento originale e acquista una nuova veste musicale, a volte regalata dal duetto, a volte resa grazie all’Orchestra Sinfonica de ‘I Pomeriggi Musicali’.

“Ho avuto la fortuna -racconta Samuele- di far crescere e coltivare delle amicizie con alcuni colleghi o anche solo di conoscere, alcuni mesi prima del concerto di Roma, le persone che sono salite sul palco. Quella di coinvolgere gli altri è un’urgenza che credo sia dettata dal fatto che sono figlio unico e ho sempre sognato anche solo di avere un letto a castello. L’unione è un valore aggiunto e due voci che si fondono possono rendere ancora più bella una canzone”. Così una travolgente versione di “Chicco e Spillo” nasce dal carismatico duetto con Caparezza, mentre Carmen Consoli aumenta la magia di “Giudizi Universali”, brano diventato un manifesto della canzone d’autore; il duetto ‘bolognese’ con l’amico Luca Carboni è sulle note dell’emozionante “Canzone”, omaggio a Lucio Dal la (maestro e mentore di entrambi) mentre con Marco Mengoni Samuele condivide “Il Pescatore di Asterischi” in una veste assolutamente trasformata.

E ancora: Musica Nuda su “Come due somari” dona un nuovo arrangiamento, con il solo accompagnamento di Ferruccio Spinetti al contrabbasso e un altro amico ‘storico’, Pacifico, ripercorre “Le mie Parole” e “Le storie che non conosci”. In quest’ultimo brano, come nella versione originale, si ritrova anche il cameo eccezionale di Francesco Guccini, convinto dallo stesso Samuele a tornare a cantare dopo l’addio le scene. Infine Gnu Quartet aggiungono nuova musica alle diverse collaborazioni, mentre il fascino di un Orchestra Sinfonica regala l’incanto dell’unplugged su “Spaccacuore” e “Occhiali Rotti”.

Oltre la musica, si trova la partecipazione straordinaria, quanto inaspettata, di Dario Argento che con la sua voce suggestiva introduce “Il mostro”, uno dei primi capolavori di Bersani, che qui, presentato dalle parole del regista, diviene un attuale fatto di cronaca da telegiornale. E ancora Alessandro Haber e Piera degli Esposti affiancano l’artista nelle immagini del dvd che completa il progetto live, rispettivamente con le letture di alcune strofe di “Psyco” e “En e Xanax”, eleggendole ancora vere poesie. Infine, con un monologo ironico e divertente Fabio De Luigi diventa la voce del leggio del cantautore, inseparabile oggetto dei suoi live.

L’album è stato anticipato dal singolo inedito “La fortuna che abbiamo”, brano che racchiude le due forze di Samuele, quella della continua sperimentazione e quella, riconoscibilissima, di testi in bilico tra sogno e poesia. Musicalmente differente dai suoi pezzi precedenti, la traccia “La fortuna che abbiamo” è caratterizzata da sonorità synth ed elettroniche con le chitarre e il basso in prima linea, ma resta fedele nel testo a quell’immaginario surreale e meraviglioso, fatto di metafore e visioni, che ha sempre contraddistinto le sue canzoni. “È una canzone con uno spirito positivo. Il punto di partenza potrebbe essere il contrario, perché parte da diversi stati d’animo per arrivare alla speranza, al rendersi conto di essere fortunati. Perché io sono ottimista nonostante non abbia figli. Sono ottimista e fortunato”, sottolinea.

Il singolo è accompagnato da un videoclip fatto di richiami cinematografici che, in linea con questo suo nuovo capitolo artistico intriso di interazioni che oltrepassano la musica, vede l’artista per la prima volta firmarne anche la regia e la sceneggiatura. “Dopo aver scritto lo storyboard ho pensato che sarebbe stato bello fare la mia prima regia, anche perché mi sento una forte la connessione con il mondo del cinema, come dimostrano alcune partecipazioni di questa raccolta”. Accanto a lui, protagonista del videoclip è una delle voci femminili più importanti e raffinate della nostra musica, Petra Magoni (Musica Nuda), in questo caso eccezionalmente non nelle vesti di cantante ma in quelle di attrice. “Ho chiamato Petra perché nei suoi live ho capito quanto fosse forte la sua capacità interpretativa”. Nel video Bersani e Magoni lavorano come spaventapasseri nei campi: “Mi divertiva molto portare la musica nei campi. È un’idea che mi è venuta in mente vedendo che come spaventapasseri spesso vengono usati i cd musicali per la loro capacità di rifrazione. Allora ho pensato, possiamo andarci anche come cantanti in carne ed ossa”, conclude Bersani che in autunno tornerà anche sul palco con un nuovo tour prodotto da F&P Group.

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