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Ritals di Gianmaria Testa: quando lo sapevamo anche noi

Ritals, di Gianmaria Testa è dedicata a Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese figlio di un salernitano emigrato in Francia. In memoria di Gianmaria Testa.

Ritals di Gianmaria Testa: quando lo sapevamo anche noi
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30 Marzo 2016 - 21.25


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Ritals, di Gianmaria Testa è dedicata a Jean-Claude Izzo che era amico e ammiratore di Testa (più volte citato nei suoi romanzi). Il padre di Izzo era un salernitano emigrato in Francia e, come tanti altri, aveva dovuto sopportare il modo con cui i francesi chiamavano gli immigrati italiani: ritals, appunto.

Eppure lo sapevamo anche noi

l’odore delle stive

l’amaro del partire.

Lo sapevamo anche noi.

E una lingua da disimparare

e un’altra da imparare in fretta

prima della bicicletta.

Lo sapevamo anche noi.

E la nebbia di fiato alla vetrine

e il tiepido del pane

e l’onta del rifiuto.

Lo sapevamo anche noi

questo guardare muto.

E sapevamo la pazienza

di chi non si può fermare

e la santa carità

del santo regalare.

Lo sapevamo anche noi

il colore dell’offesa

e un abitare magro e magro

che non diventa casa.

E la nebbia di fiato alla vetrine

e il tiepido del pane

e l’onta del rifiuto.

Lo sapevamo anche noi

questo guardare muto.

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