Scoppia il caso “Happy Birthday to you”, in italiano “Tanti auguri a te”. Una delle canzoncine più celebri al mondo, tradotta in centinaia di lingue, composta da due sorelle e maestre d’asilo del Kentucky nel 1893, è al centro di un vero e proprio colpo di scena: un giudice federale ha sentenziato che il copyright, oggi in mano al gruppo editoriale Warner Chappell Music, non è valido.
La decisione è un danno molto alto per la Warner perché in media ogni anno le le royalties su “Happy Birthday” fruttano circa 2 milioni di dollari.
I diritti erano stati attribuiti alla Warner dopo il pagamento di 15 milioni di dollari al Birch Tree Group, che era succeduta alla Clayton F.Summy Co., originaria proprietaria di Happy Birthday.
Il giudice ha in pratica stabilito che il copyright registrato dalla Clayton nel 1935 garantisce i diritti solo per alcuni tipi di arrangiamento della canzone, ma non della canzone stessa.
In pratica, la Clayton non ha mai acquistato i diritti di “Happy Birthday”, e quindi non li possono aver acquistati nemmeno i suoi successori.