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Musica da film: da Milano a Roma il World Intellectual Property Day

Per la prima volta in Italia, alcuni tra i principali compositori di musica da film si sono incontrati per parlare del loro lavoro e festeggiare il premio a Ennio Morricone.

Musica da film: da Milano a Roma il World Intellectual Property Day
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20 Giugno 2015 - 16.24


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“Non credo di meritare questo premio: non capisco, infatti, perché uno che fa il proprio dovere debba ricevere dei riconoscimenti: per me la musica da film è stata sempre una vocazione e un sentimento importante che mi ha guidato in tutta la mia vita”. Così, con sincera umiltà, il Maestro Ennio Morricone durante il suo discorso di accettazione del Premio FAPAV 2015, durante il World Intellectual Property Day di Roma.

“Il cinema ha raggiunto e dato corpo all’ideale wagneriano di un’opera che racchiudesse tante arti insieme: la musica, il teatro, la scenografia, la pittura…”, ha aggiunto Morricone. “Il cinema può fare a meno della musica, ma se un regista applica la una colonna sonora ad un film deve anche “rispettarla”, facendo in modo che si possa ascoltare e apprezzare sul grande schermo senza altre sonorità. Non si sa da dove venga la musica, ma questo ‘altrove’ da dove viene, va necessariamente rispettato. Chi non lo fa sbaglia tutto: o la musica c’è oppure no”.

Un’affermazione molto importante quella del premio Oscar, che è andata a chiudere la due giorni di incontri cui hanno partecipato i principali compositori di musica da film nel nostro paese, nel meeting pubblico che li ha visti per la prima volta tutti insieme. Paolo Buonvino, Pasquale Catalano, Giordano Corapi, Paolo Fresu, Riccardo Giagni, Ivan Iusco, Fabio Liberatori, Giovanni Lo Cascio, Lele Marchitelli, Pivio & Aldo De Scalzi, Santi Pulvirenti, Umberto Scipione, Giovanni Venosta hanno evidenziato le problematiche relative alla composizione di musica da film e per la fiction in Italia, a fronte di una complessiva distrazione delle produzioni rispetto alla rilevanza della musica nell’ambito dell’audiovisivo.

Questioni ancora più rilevanti a fronte di un’industria globale dei media in continua evoluzione e trasformazione sul piano del diritto e dei contenuti digitali.

“È in atto una transizione molto veloce dal diritto d’autore al diritto di copia ovvero il cosiddetto copyright inteso secondo il contesto delle leggi internazionali”. Ha spiegato Pivio: “Per noi è fondamentale seguire il cambiamento di questo mondo per continuare a seguire una tradizione molto importante e portarla verso il futuro, stabilendo regole di mercato chiare ed efficaci”.

Marco Spagnoli, direttore del Giornale dello Spettacolo, giornalista da sempre impegnato nella diffusione e nella promozione della musica da film italiana, cui, peraltro, è stato assegnato un premio speciale da parte di FAPAV nell’ambito del sostegno al diritto d’autore e nella tutela della legalità, ha insistito in entrambi gli incontri sull’unicità e la specificità della musica applicata al cinema e alla tv in Italia, perché “quella dei nostri compositori italiani è una generazione di artisti senza uguali nel mondo. Non esistono così tanti compositori negli altri paesi, di così grande talento e con un’estrazione musicale così variegata”. Spagnoli ha, infatti, evidenziato che nessun altro paese come l’Italia abbia avuto così tanti compositori candidati all’Oscar, ricordando che oltre Morricone ci sono anche Nicola Piovani, Pino Donaggio, Carlo Siliotto e Giorgio Moroder ad avere “conquistato” in tempi recenti Hollywood.

Il critico Gianni Canova, preside della facoltà di Comunicazione, Relazioni Pubbliche e Pubblicità della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, dove è docente di Storia e critica del cinema e di Filmologia ha lanciato un appello affinché il Festival del Cinema di Venezia istituisca tra i premi ufficiali un Leone d’Oro per la migliore colonna del concorso della Mostra d’arte cinematografica.

Sempre nell’ambito degli UniVision Days – Memorie del cinema, visioni del futuro, il segretario generale Federico Bagnoli Rossi ha consegnato il riconoscimento ideato dalla Federazione nel 2007 per celebrare quei rappresentanti delle Forze dell’Ordine che maggiormente si sono distinti per l’impegno ed i risultati conseguiti nel campo della tutela dei contenuti audiovisivi.

Nello specifico è stato assegnato un riconoscimento ai rappresentanti del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche delle Unità Speciali della Guardia di Finanza, per i risultati conseguiti nell’ambito dell’operazione “Italian Black Out”. Nello stesso contesto la FAPAV ha assegnato anche un riconoscimento a quelle personalità del mondo dello spettacolo che abbiano, tramite il loro lavoro e le loro dichiarazioni, sostenuto e fornito un significativo contributo creativo alla produzione culturale del nostro paese. Premiati l’attrice Maya Sansa e i registi Alessandro D’Alatri e Daniele Vicari.

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