“Quasi un terzo delle famiglie non ha ancora accesso a Internet da casa”. Il dato è stato fornito dall’Istat nel rapporto “Cittadini, imprese e Ict anno 2016”. Rispetto allo scorso è aumentata al 69,2% la quota di famiglie che dispone di un accesso a Internet da casa (nel 2015 era intorno al 66%). Anche le famiglie con una connessione a banda larga sono aumentate, passano dal 64,4% al 67,4%. Calabria e Sicilia sono le regioni con il minor tasso di diffusione della banda larga nel nostro Paese.
Secondo il rapporto, l’Italia è in fondo alla classifica europea per diffusione di internet ad alta velocità: è solo al 19esimo posto con un valore pari al 77%, con un gap di 6 punti percentuali rispetto alla media europea (83%). Aumenta la quota di persone che si sono connesse in Rete nell’arco di dodici mesi. Passano dal 60,2% al 63,2% dei cittadini di 6 anni e più e salgono anche quanti si connettono giornalmente (da 40,3% a 44,6%), secondo i dati Istat.
L’uso del web è più frequente tra i 15-24enni (oltre 91%) ma si registra un “forte recupero” in quest’ultimo anno da parte degli individui di 60-64 anni (da 45,9% a 52,2%), in particolare tra le donne di questa fascia di età (con un incremento di 8,7 punti percentuali).
In generale, le differenze tra uomini e donne restano forti ma si riducono nel tempo: il gap a favore degli uomini era di 11 punti percentuali nel 2010, di 9,2 nel 2015 e di 8,6 nel 2016. Tali differenze si rilevano soprattutto dopo i 44 anni, mentre si annullano tra i più giovani (11-17 anni).