Era il dicembre 2009 quando i simpatici protagonisti di Angry Birds facevano la comparsa tra i giochi per smartphone. In cinque anni è diventato uno dei giochi più diffusi, con oltre un miliardo di download e importazioni su pc, social e console.
Ha nel suo ‘carnet’ 10 titoli, una edizione speciale per questo compleanno, ed è in programma un cartone in 3D che uscirà nel 2016.
Nonostante tutto, il produttore Rovio, nei giorni scorsi ha annunciato il licenziamento di oltre 100 persone.
Il piano, di cui ha parlato anche il Wall Street Journal, si sarebbe reso necessario per i profitti inferiori alle aspettative. Negli anni passati, sulla scia del boom del gioco, gli impiegati di Rovio sono aumentati. In seguito sono però diminuiti gli introiti dell’azienda finlandese, anche perchè è cambiato il modello di business: dalla vendita delle singole app, Rovio è passato al ‘freemium’, cioè la distribuzione gratis delle app e la vendita a pagamento di contenuti extra.
L’assottigliamento dell’azienda segue all’addio, a fine agosto, dell’amministratore delegato Mikael Held, il suo posto è stato preso dall’ex manager di Nokia, Pekka Rantala. Un segnale che la società stenta e perde terreno nei confronti della concorrenza, lasciandosi scavalcare da altri produttori di app per giochi, uno per tutti King Digital Entertainment, produttore di Candy Crush.
Per compensare il calo di popolarità Angry Birds ha giocato la carta dei giocattoli che interagiscono con l’app, la strada della serie tv che si può seguire anche da ‘mobile’ e prepara il debutto al cinema. Dovrebbe avvenire nel 2016, con un cartoon in 3D, che ha un cast di doppiatori ‘blasonati’.
