Nanni Moretti racconta il M5s: "Non hanno un'identità" | Giornale dello Spettacolo
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Nanni Moretti racconta il M5s: "Non hanno un'identità"

Il regista parla a le Monde della politica italiana e dei grillini: "Rappresentano tutto e niente nello stesso tempo"

Nanni Moretti racconta il M5s: "Non hanno un'identità"
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26 Febbraio 2019 - 15.07


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Lui, in qualche modo, aveva avuto ragione, puntando l’indice contro un gruppo dirigente di centro-sinistra troppo timido e e incapace di cambiare davvero le cose.
Ma per quanto riguarda i grillini ha solo fotografato quello che è sotto gli occhi di tutti: ma questi che vogliono? Che progetti hanno, visto che dicono tutto e il suo contrario?
L’M5S “non ha identità propria, contrariamente alla Lega Nord”. E’ quanto dice il regista Nanni Moretti, in un’intervista a le Monde, nella quale gli viene chiesto se vede somiglianze fra gilet gialli e M5S.
“Avrei molte difficoltà a dirlo. I gilet gialli, sarò onesto, non capisco bene cosa vogliano. Ma può darsi che i miei occhiali, che sono del XX secolo, non mi permettano più di vedere cosa accade veramente oggi. Quanto all’M5S, rappresenta in Italia tutto e niente al tempo stesso. Non ha identità propria, contrariamente alla Lega Nord”, sostiene Moretti.
Ha poi aggiunto il resista: gli intellettuali francesi “sono sempre stati troppo generosi con l’estrema sinistra italiana”. Lo dice il regista Nanni Moratti, in una intervista a Le Monde quando gli viene chiesto di commentare alcune dichiarazioni di Toni Negri sull’attuale situazione italiana.
“Trovo che gli intellettuali francesi, che hanno fantasticato di uno stato autoritario in Italia negli anni settanta, siano stati troppo generosi con l’estrema sinistra italiana, come lo sono ancora oggi con il pensiero di Toni Negri”.
Interpretare Salvini al cinema sarebbe sopra le mie forzeInterpretare Matteo Salvini al cinema? “Sarebbe al di sopra delle mie forze”. Intervistato da le Monde, Nanni Moretti esclude di poter mai interpretare il leader della Lega, come aveva fatto con Silvio Berlusconi ne “il Caimano”.
“Non, no, no e no. E’ stato già difficile farlo per Berlusconi. Fu una decisione dell’ultimo minuto, una sorta di sfida e di amore per il rischio, un doppio salto. Ma questo no, sarebbe al di sopra delle mie forze, ha detto il regista, intervistato dal quotidiano francese per il suo film “Santiago Italia”

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