Continuano i guai per Oxfam e l’attrice britannica Minnie Driver, ambasciatrice dell’organizzazione benefica, ha annunciato di voler rinunciare al suo ruolo all’interno della Ong e dicendosi “devastata” dalla gestione dello scandalo sessuale.
Penny Mordaunt, segretaria allo Sviluppo Internazionale, dovrà confrontarsi con gli investigatori della National Crime Agency e dal forum sulla protezione dell’infanzia di Stoccolma ha dichiarato: “Mentre le indagini devono essere completate e potenziali incriminazioni valutate di conseguenza, ciò che è chiaro è che la cultura che ha consentito ciò succedesse deve cambiare. E deve cambiare ora” e, riguardo le accuse ha aggiunto “terrificanti”.
Anche gli operatori di stanza in Ciad, Haiti e Sud Sudan sono coinvolti nella torbida vicenda e su di loro gravano accuse come: sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale. Stesso problema per i lavoratori dei charity shop in Uk.
E dopo che la ex garante delle norme interne dell’Ong, Helen Evans, ha denunciato che i dirigenti dell’organizzazione avrebbero ignorato le sue segnalazioni e richieste di analizzare il problema, agendo in modo inadeguato. Lo scandalo ha già spinto alle dimissioni la vice direttrice generale di Oxfam, Penny Lawrence, mentre resiste il direttore generale Mark Goldring, accusato direttamente di aver ignorato le accuse dalla garante.