Chiavi di Firenze a Richard Gere, Lega e M5s disertano la cerimonia: "Marchetta pro-Ong" | Giornale dello Spettacolo
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Chiavi di Firenze a Richard Gere, Lega e M5s disertano la cerimonia: "Marchetta pro-Ong"

L'attore sarà premiato dal sindaco Nardella per il suo impegno civile. I grillini parlano con la voce di Salvini: "Firenze capitale mondiale del buonismo radical chic"

Chiavi di Firenze a Richard Gere, Lega e M5s disertano la cerimonia: "Marchetta pro-Ong"
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11 Ottobre 2019 - 18.40


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Avevano protestato in nome e per conto di una maggioranza giallo-verde che no c’è più. E ora insieme disertano.
Fa impressione e tenerezza insieme vedere Lega-M5s uniti nell’astio anti-Ong e anti-migranti come ai brutti tempi.

Ma evidentemente tanti mesi di nefandezze insieme non si dimenticano: non ci saranno né la Lega né il Movimento 5 Stelle alla consegna delle chiavi della città a Richard Gere, voluta dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Il Carroccio, spiega il capogruppo Federico Bussolin, “è sul piede di guerra in vista del prossimo Consiglio comunale.  Si tratta, infatti, di una vetrina per Nardella ed una ‘marchetta’ per le ong, a favore dei trafficanti di esseri umani. L’Italia e le sue leggi meritano rispetto: Gere, come Carola Rackete, se ne è fregato bellamente, è assurdo premiarlo a nome della città. E c’è chi dice no”.

Bussolin, inoltre, afferma che avrebbe preferito “che il ricco Gere donasse le chiavi della sua villa per poter ospitare i clandestini, ma evidentemente tutti i buonisti sono bravi col portafogli altrui”. Per questo il gruppo Lega Salvini “non si presterà a questo teatro indegno e lascerà l’aula prima della cerimonia, per stare con i cittadini fuori da Palazzo Vecchio: Firenze non è il set di un film e c’è chi soffre davvero, in casa nostra”.

Polemica raccolta anche dai 5 Stelle, che rilanciano: “Non parteciperemo alla celebrazione”, afferma il capogruppo grillino Roberto De Blasi. “Riteniamo, infatti, improprio l’utilizzo del Consiglio per spot sull’immigrazione clandestina, rendendo di fatto Firenze capitale mondiale del buonismo radical chic”.

Il tutto, aggiunge, “soprattutto in considerazione dei recentissimi fatti internazionali che riguardano l’inizio della pulizia etnica condotta dalla Turchia contro i curdi nella Siria del Nord”.

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