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Uma Thurman su Weinstein: parlerò solo quando sarò meno arrabbiata

L'attrice ha dichiarato di non essere ancora pronta per affrontare la questione, rimandando il commento sugli scandali che hanno colpito il mondo dello spettacolo

Uma Thurman su Weinstein: parlerò solo quando sarò meno arrabbiata
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6 Novembre 2017 - 09.02


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Le molestie di Weinstein toccano da vicino l’attrice Uma Thurman, che ha lavorato a contatto con il produttore per moltissimi anni ed è una grande amica di Tarantino, che poco tempo fa da dovuto fare un mea culpa pubblico riguardo lo scandalo.

Nonostante ciò, ha deciso di astenersi dal commentare per ora: “Aspetterò di essere meno arrabbiata prima di parlarne”.

Un vaso di Pandora scoperchiato dalle rivelazioni sul produttore cinematografico Harvey Weinstein – accusato di aver molestato diverse donne nella sua carriera – e che nelle ultime settimane ha finito per coinvolgere altre personalità del mondo dello show business americano: dal regista James Toback, all’attore Kevin Spacey.
In un’intervista rilasciata lo scorso mese ad Access Hollywood, alla Thurman è stato richiesto un commento riguardo lo scandalo che sta investendo il mondo di Hollywood. Una domanda che l’attrice ha preferito evitare elegantemente. “Non ho una risposta incisiva e già pronta per l’argomento. Ho imparato che non sono una bambina e che quando parlo in preda alla collera, finisco solo per rimpiangere il modo in cui mi esprimo – ha spiegato nell’occasione la Thurman -. Per questo motivo aspetterò di essere meno arrabbiata. E quando sarà pronta dirò tutto quello che ho da dire”. Nonostante le dichiarazioni risalgano allo scorso mese, l’intervista è divenuta virale soltanto il 4 novembre. Merito da ascrivere ad un tweet postato del giornalista Yashar Ali, collaboratore dell’HuffPost e del New York Magazine, che in poche ore ha fatto il pieno di condivisioni e commenti.
Dopo le accuse al boss della Miramax Harvey Weinstein, altre star del mondo dello spettacolo sono finite nell’occhio del ciclone per episodi legati a presunte violenze sessuali. Da Kevin Spacey, ai registi James Toback e Brett Ratner, passando per David Hoffman. Ma le denunce non sono limitate ai soli Stati Uniti. Anche diverse personalità del mondo dello spettacolo italiano ed europeo hanno sostenuto di esser state vittime di molestie nella loro carriera.

 

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