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Hollywood contro Kevin Spacey: il coming out distrae dalle accuse di molestia

Il mix tra coming out e scuse per le presunte molestie sessuali non ha convinto nessuno nel mondo dello spettacolo, in periodo di scandalo Weinstein.

Hollywood contro Kevin Spacey: il coming out distrae dalle accuse di molestia
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31 Ottobre 2017 - 08.35


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Periodo delicato, per chiunque nel mondo dello spettacolo sia suscettibile di essere accusato di molestie. Lo scandalo Weinstein ha toccato la sensibilità del grande pubblico, e nessuno è più incline a passare in sordina una denuncia di abuso su minore: soprattutto se Anthony Rapp ha denunciato la molestia subito nel 1986, quando era solo 14enne, ma è rimasto inascoltato fino ad adesso.

Soprattutto, a nessuno è piaicuta l’associazione ‘molestia’ e ‘gay’.

Spacey si è scusato per quanto ha fatto, sostenendo però di non ricordare la dinamica.

“Se mi sono comportato come dice, gli devo le mie più sentite scuse per quello che deve essere stato un comportamento profondamente inappropriato da ubriaco”, ha detto Spacey in un comunicato in cui ha fatto coming out: “Per tutta la vita ho avuto incontri romantici con gli uomini e ora ho deciso di vivere la vita come gay”.

Ad Hollywood, però, gli equilibrismi verbali non sono piaciuti affatto in un momento in cui lo star system deve fare i conti con il terremoto Weinstein.

E non è un caso che a puntare il dito contro Spacey sia stata, tra i primi, Rose McGowan, attrice che ha denunciato di essere stata molestata dal potentissimo Weinstein.

“Gay = Gay. Predatore = Predatore”, ha scritto in un cinguettio.

“Bye bye, Spacey goodbye. E’ il tuo turno di piangere, ecco perché dobbiamo dire goodbye”, ha twittato ancora l’attrice, che si è rivolta anche ai “cari media: rimanete concentrati su Anthony Rapp: siate la voce della vittima, aiutateci a garantire l’equilibrio in campo”. Debra Messing ha scritto direttamente a Rapp: “Sei coraggioso, il mio cuore si spezza per quel 14enne”.

Più esplicita la comedian Cameron Esposito: “Giusto per essere fottutamente chiari: essere gay non ha niente a che fare con le molestie ai minori”.

Categorico anche l’attore Billy Eichner: “Quel comunicato di Kevin Spacey. No. Assolutamente no. No”. Guy Brunum, attore e autore, ha acceso i riflettori sulla ”cortina fumogena alzata dai pr. Il modo più raffinato di fare coming out è una cortina fumogena dei pr che distraggono la gente dal fatto che tu abbia provato a molestare un ragazzino”.

 

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