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Costretto a vivere in macchina dopo il divorzio: il dramma del comico di Zelig

Marco Della Noce è diventato famoso come il meccanico della Ferrari. Ora ha chiesto aiuto ai servizi sociali

Costretto a vivere in macchina dopo il divorzio: il dramma del comico di Zelig
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19 Ottobre 2017 - 13.40


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La tristezza dietro al sorriso: deve la sua popolarità al meccanico in tuta rossa sul palcoscenico di Zelig. Ma oggi Marco Della Noce, che nel suo curriculum ha anche il doppiaggio in italiano del film “Cars”, ha perso la casa e dorme in macchina. Rovinato, racconta, “dopo la separazione dalla moglie”.
Il personaggio che l’ha reso famoso, Oriano Ferrari, appartiene al passato. Oggi, scrive il “Giorno”, per lui ci sono lo sfratto dall’abitazione di Lissone, la partita Iva pignorata per pagare gli alimenti alla ex, la richiesta d’aiuto ai servizi sociali. “Mai avrei pensato – dice – che, dopo trentacinque anni trascorsi a far ridere, mi sarei trovato a piangere per una situazione che non auguro a nessuno”.

Tuta rossa e passamontagna, il capomeccanico che faceva da spalla a Claudio Bisio a Zelig oggi è un uomo depresso senza neanche più la possibilità di lavorare. “Stavo girando una scena con Massimo Boldi – ha raccontato – quando mi hanno detto del pignoramento della partita Iva. Un provvedimento che ha quasi azzerato la mia visibilità professionale. Le tv e le agenzie mi hanno chiuso la porta in faccia, così come molti colleghi che hanno preferito ignorarmi”.
Il comico ha dovuto smettere di lavorare e quindi “non posso neppure fare fronte alle richieste di mia moglie”. Niente soldi, niente lavoro, adesso l’ex capomeccanico è in piena depressione. “Sono in cura al Niguarda – afferma -. Per fortuna ci sono i miei tre figli. A loro voglio un bene dell’anima”.
I titolari del Bar Real Di Lissone gli hanno prenotato una notte in albergo e l’associazione Papà separati Lombardia gli ha manifestato la sua solidarietà. Per rivedere i termini del mantenimento alla ex moglie ha fatto ricorso, ma aspetta risposta. E intanto, dorme in macchina.

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