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Kilowatt Festival: incontro d’umanità

A Sansepolcro, dal 15 al 23 luglio, la rassegna dedicata alla scena contemporanea è commistione di linguaggi, sperimentazioni e internazionalità.

Kilowatt Festival: incontro d’umanità
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14 Luglio 2016 - 12.54


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di Nicole Jallin

Teatro, danza, arti visive, musica, e molto altro alla XIV edizione del Kilowatt Festival, in programma da domani, venerdì 15 luglio, fino al 23 a Sansepolcro, per una tra le più autorevoli rassegne estive dedicate alla scena contemporanea, promossa dall’Associazione Capo Trave/Kilowatt, guidata dall’autore e regista Luca Ricci, e testa di serie dell’europeo Be SpectACTive (progetto coinvolgente le più innovative realtà organizzative comunitarie dello spettacolo dal vivo concentrate sull’educazione spettatoriale attiva, e sul rapporto diretto pubblico-artista nella creazione e produzione delle performing arts).

Con la sua storica natura di luogo di commistione, sperimentazione e confronto creativo tra proposte nazionali e internazionali, il festival, realizzato anche col sostegno del MiBACT, della Regione Toscana e del Comune di Sansepolcro, coinvolgerà 50 compagnie e più di 150 artisti, per 61 messinscena tra danza contemporanea e teatro d’innovazione (con 21 tra anteprime e prime nazionali), più meeting, mostre, appuntamenti. Insomma, un fitto calendario per questa edizione 2016, intitolata, con citazione della poetessa Amelia Rosselli, “É tempo di risplendere”, nel quale si legge un monito speranzoso per un’occasione artistica di dialogo e accoglienza, verso la rivalsa di un settore da troppo tempo stretto nella morsa stagnante di reiterate politiche apatiche e (molto) perfettibili: «Se vogliamo risalire dal fondo in cui ci sentiamo precipitati – commenta il direttore artistico Ricci -, dobbiamo lasciare da parte il chiacchiericcio quotidiano e dare importanza a chi parla bene, a chi scrive e pensa bene».

E sarà la prima nazionale di “The Stranger” dell’italo-canadese Daniele Bartolini, a dare il via ufficiale alla manifestazione. Un lavoro per un solo spettatore alla volta da calare in un labirintico universo urbano. Altra prima nazionale per la danza franco-spagnola degli HURyCAN (alias Arthur Bernard Bazin e Candelaria Antelo) con “Je te haime”, alla quale s’aggiungerà quella costaricana di “Eterea” e “no/Nato” dei Los Innato (Marko Fonseca e Raúl Martínez), quella, tra gli altri, di Nicola Galli, Giorgia Nardin, Giovanni Leonarduzzi, Francesco Colaleo, e quella dei Dehors / Audela, che faranno del movimento un commovente scavo esistenziale intorno alla surrealista francese Claude Cahun perseguitata perché omosessuale ed ebrea.

Da segnalare il “Fuorigioco” di Proxima Res, per una inattesa isteria di coppia condivisa sul cornicione durante la finale degli Europei di calcio; le indagini teatrali sui disagi familiari de “I camminatori della patente ubriaca”, per opera di Davide Iodice con la Scuola Elementare del Teatro di Napoli, e su quelli mentali imputabili a Caroline Buglioni, che con “Gianni” svelerà intimi desideri di uno zio scomparso. Da non perdere i versi poetici e commoventi di Mariangela Gualtieri e del suo “Bello mondo”, con, sempre annesso, “Ecco che è tempo di risplendere”, una diffusione sonora che sarà non solo rituale benvenuto agli ospiti del festival, ma lirico rammento sulla bellezza e la poesia che ci circondano e che troppo spesso restano inosservati.

Presente anche il ricercato amalgama stilistico, linguistico ed estetico dei Sacchi di Sabbia, riscontrabile qui ne “I 4 moschettieri in America”; il teatro di narrazione firmato da Oscar De Summa con “La sorella di Gesucristo” (ultima tappa della “Trilogia della provincia”), dove una giovane prima abusata è ora determinata (e armata) a vendicarsi del violentatore; la presenza scenica di Fabrizio Falco, nel concertato d’ironia straziante e sanguigna di “The Effect”; e la creazione di Giuliano Scarpinato che con “Fa’fafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro”, tratterà con un certo umorismo schietto la definizione d’identità sessuale in epoca infantile.

C’è poi, tra le tante sezioni, il focus musicale di “Prospettiva Rock”, curato da Paco Mengozzi, cui si deve la selezione di sei band o singoli musicisti seguiti in un percorso formativo con importanti esponenti del panorama musicale, che si esibiranno in una serie di eventi/concerti unici inaugurati dai Tiromancino.

KILOWATT FESTIVAL

É TEMPO DI RISPLENDERE

Sansepolcro (Ar), dal 15 al 23 luglio 2016 – XIV° edizione

info e contatti

info@kilowattfestival.it – organizzazione@kilowattfestival.it

tel 0575.733063 – 339.4074895

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