In piazza Gae Aulenti c’è una finta torre dell’Unicredit che in linea con la bellezza architettonica della piazza priva di qualunque albero, manda h24 messaggi pubblicitari. Una specie di cartellone a piffero che indottrina le masse che vanno in pellegrinaggio a vedere come vivono i ricchi. Poi figuriamoci dopo le due puntate dell’ardita inchiesta del Corriere della Sera, il principale giornale italiano, che ha fatto lo scoop: ecco chi vive nel Bosco Verticale tra scimmie e baobab volanti. Con tanto di intervista a un rapper brasiliano che ha pagato la casa un botto di soldi per vedere dall’alto Milano, ossia niente.
Ma non è di questo che volevo parlarvi, amici e amiche, ma di Blindspot, la nuova serie televisiva che va su Italia 1 e che vede protagonista una bellissima sconosciuta tutta tatuata, Jane Doe che sarebbe il nome fittizio come da noi NN o figlia di madre ignota o per i latini Aulo Agerio e Numerio Negidio.
Insomma passando di corsa nella piazza ho visto una donna nuda tutta tatuata e mi sono invaghita. Così ho atteso la serie e me la sono vista scoprendo le meraviglia della storia scritta sulla pelle di Jane Doe attraverso una serie infinita di tatuaggi che raccontano la sua storia e le marachelle dell’Fbi.
In sintesi la vicenda è questa: Jane Doe sbuca in Times Square da dentro un borsone. Nuda come mamma l’ha fatta, e devo dire fatta bene. Scena bellissima: lei senza manco le calzette è in piedi davanti a un poliziotto armato fino ai denti che continua a puntarle addosso il fucile. E dai, ragazzo, rilassati!
Da quel momento inizia la commedia: lei non ricorda niente, non sa chi è, ma vive e lavora con l’Fbi. In poche puntate hanno fatto una strage. Ogni volta corrono alla ricerca del cattivone, dopo aver decifrato un tatuaggio e lo fanno secco. Così si torna sempre al punto di partenza.
Nell’ultima serata hanno ammazzato il fidanzato di una delle analiste dell’Fbi e subito dopo hanno rapito la bellona tatuata e un bellone sconosciuto ha ammazzato il cattivone della Cia che l’ha rapita. Siamo a questo punto: di questa fanciulla non sappiamo niente, ma in ogni puntata svelano un tatuaggio.
Sintesi: non so dove ci porterà questa Blindspot, ma certo è che la geografia dei tatuaggi di Jane Doe è notevole. Cavolo, mi sono detta, te lo immagini se prendessero una fanciulletta così bella e tatuassero su di lei i misteri della storia dell’Italia repubblicana? Non avanzerebbe un centimetro di pelle. Solo che poi ci vorrebbero gli esperti a rivelare i significati. E se tanto mi dà tanto, farebbe prima a invecchiare a a far diventare i tatuaggi pergamene antiche.