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Giornata mondiale Aids, Nina Zilli: essere positivi non è più una condanna

La cantante il volto della nuova campagna Lila per finanziare il test rapido. Oldrini (Lila): in crescita le persone che temono l'esame dell'Hiv.

Giornata mondiale Aids, Nina Zilli: essere positivi non è più una condanna
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30 Novembre 2015 - 13.01


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“L’Hiv colpisce in modo silenzioso ancora troppe persone e continuare a parlarne per alzare il livello di attenzione soprattutto fra i giovani è doveroso, non solo in occasione del 1° dicembre”: con queste parole la cantante Nina Zilli motiva la scelta di essere testimonial della Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids (Lila) per la nuova campagna dell’associazione Fatti un regalo, fatti il test! per promuovere giornate di test rapido salivare per l’Hiv che consente – anche al di fuori degli ospedali – una risposta tempestiva e l’adozione di comportamenti corretti. Nel video promozionale della campagna Zilli afferma “fare il test è fondamentale per prevenire la diffusione del virus, ma essere positivi non è più una condanna, se c’è chi ti aiuta”. “Fare il test rappresenta un problema per sempre più persone – commenta il presidente LILA Massimo Oldrini – si tratta di un dato che va di pari passo con il fatto che in Italia oltre il 50% delle persone scopre di avere contratto l’Hiv in una fase molto avanzata dell’infezione”. “Sappiamo che molte persone che hanno avuto rapporti sessuali a rischio evitano di fare il test perché spaventate dalle frequenti discriminazioni e dall’isolamento che seguirebbero un eventuale esito positivo – afferma Oldrini – per questo anche le attività di contrasto allo stigma possono favorire la prevenzione”.

La difficoltà della popolazione italiana a fare il test dell’Hiv emerge dal Rapporto 2015 dei centralini telefonici Lila presentato in occasione della Giornata Mondiale dell’Aids. Il 20,62 per cento delle 5703 persone che hanno usufruito del servizio di ascolto telefonico Lila tra il 30 settembre 2014 e il 30 settembre 2015 hanno dichiarato di non aver mai fatto l’esame dell’Hiv nonostante che, avendo contattato l’associazione, hanno dimostrato di essere sensibili al tema. Sempre tra coloro che hanno chiamato i centralini della Lila, il 32,53 per cento non ha dichiarato nulla in proposito al test. La percentuale di persone che non hanno mai fatto il test risulta ancora più alta – il 36% del totale – dai risultati dello studio “Questionaids” condotto dalla LILA insieme al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna su un campione di popolazione generale di oltre 11mila persone.

Per fare fronte al fenomeno delle diagnosi tardive, da qualche anno Lila sta sperimentando percorsi di proposta del test dell’Hiv fuori dagli ospedali al fine di facilitarne l’accesso e raggiungere gruppi di popolazione a più alto rischio di infezione. La campagna “Fatti un regalo, fai il test!”, che finanzierà le attività di promozione del test rapido, durerà fino al 6 dicembre: inviando un sms al 45504 si doneranno 2 euro che saranno utilizzati per promuovere la conoscenza e la diffusione del test rapido salivare per l’Hiv. (lj)

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