“Chiunque – etero, gay, lesbiche, bisessuali o transgender – deve avere la possibilità di mostrare il suo vero colore, ed essere accettato e amato per quello che è”: è questo il messaggio alla base di True colors fund, la fondazione creata nel 2008 dall’artista Cyndi Lauper per combattere l’homelessness all’interno della comunità Lgbt soprattutto tra i più giovani. “Le statistiche sono scioccanti: giovani omosessuali, bisessuali e transgender negli Stati Uniti rappresentano il 20/40 per cento del totale dei minori senza fissa dimora, ma solo il 3/5 per cento di tutti i giovani”, ha spiegato la cantante, che lo scorso maggio ha tenuto un discorso sui diritti della comunità Lgbt davanti al Senato americano.
Pochi giorni fa, la cantante di hit anni ’80 come “Girls just want to have fun” o, appunto, “True colors”, amatissima icona gay, ha lanciato una collezione di scarpe sportive per uomini, donne e bambini disegnata da lei, la True colors shoe collection: il ricavato delle vendite andrà a finanziare i progetti della sua fondazione. “Ho disegnato scarpe che indosserei io per prima – spiega –. Ma non le ho volute fare troppo pazze, perché volevo avessero successo. Mi sono chiesta: ‘Qual è il segreto per vendere molte scarpe?’. È quella l’unica cosa che conta, perché abbiamo bisogno di raccogliere fondi. Le mie preferite sono quelle in jeans”. La collezione è stata realizzata in collaborazione con Make a difference everyday, azienda di e-commerce che vende scarpe sostenibili – e che venderà online anche la collezione dell’artista – con uno scopo ben preciso: promuovere un cambiamento sociale.
Cyndi Lauper, in occasione del Pride di Toronto (a cui ha partecipato ‘vestita’ da Maria Antonietta in intimo) ha presentato la nuova tournée pronta a partire di ‘Kinky Boots’, il musical che, l’anno del suo esordio – il 2013 – ha vinto 6 Tony Award, tra cui quello come miglior musical e migliore colonna sonora, firmata proprio da Cyndi Lauper. ‘Kinky Boots’ racconta la vera storia del neo proprietario di una tradizionale fabbrica di scarpe che per salvarla dal fallimento inizia a produrre stivali per drag queen e persone trans: “Sono cresciuta negli anni Sessanta (Cyndi Lauper è nata nel 1953 a New York, ndr), e sono stata ispirata dal Movimento per i diritti civili di Martin Luther King. Allora, a fianco delle minoranze, si schierò la maggioranza della popolazione, e insieme attraversarono uno dei momenti più importanti della storia. Oggi le minoranze sono rappresentate da persone omosessuali, bisessuali e trans. E se allora furono i bianchi a combattere di fianco ai neri, oggi sono gli etero a dover condividere questa battaglia con i loro famigliari, amici, colleghi o vicini di casa omosessuali, per affermare che lo Stato è a fianco di tutti alla ricerca della felicità”.
Un passo in avanti è stata la sentenza storica dello scorso 26 giugno della Corte Suprema americana che ha dichiarato legali le unioni gay in tutti gli Stati Uniti: “Sapevo che prima o poi sarebbe successo – commenta soddisfatta Lauper –, solo non sapevo quando. Non bisogna mai mollare: se desideri davvero qualcosa, devi aspettare che le persone davanti a te cadano, mentre tu ancora sei in piedi. Si tratta di diritti umani: le persone amano chi amano, e devono poterlo fare liberamente”.