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Ultimi giorni in Nepal per i gitanti Zaffaroni e Boscato

I due alpinisti italiani che Globalist sta seguendo come media partner, sono ancora in Nepal. Gli ultimi aggiornamenti.

Ultimi giorni in Nepal per i gitanti Zaffaroni e Boscato
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4 Maggio 2015 - 09.40


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Dopo aver lasciato il campo base dell’Everest e con esso il sogno della cima, Zaffaroni e Boscato sono rientrati nella capitale del Nepal attualmente stravolta dal violento terremoto che ne ha cambiato per sempre le fattezze. Ecco di seguito l’ultimo sms inviato da Marco Zaffaroni sulla spedizione prossima alla conclusione: i due alpinisti rientreranno in Italia il 6 maggio 2015.

Eccomi a Katmandu la cronaca degli eventi lasciamola ai cronisti di professione, vorrei invece raccontarvi di un incontro che abbiamo fatto due giorni fa. Eravamo a Pandhing, il villaggio a poche ore prima dell’aereoporto di Lukla, stiamo pranzando nel loag della bella Didi, anche se ormai anziana, donna dai trascorsi bresciani amica da sempre del buon Mario Merello, ed ecco che si presenta alla porta un ometto tarchiato con un paio di baffoni da spaghetti western, vestito e sporco da lavoro e mi si siede di fianco dicendomi ciao sono il Guido, non dice nulla e ci guarda. Non dice nient’altro, io domando da dove vieni? Dove vai? Risposta: ‘io vivo qui al momento’. Come? ‘Hai sposato una sherpana?’ No no a casa ho moglie e 3 figli grandi e 30 anni di esperienza da guida alpina alle spalle. Io i miei 2 mesi di ferie li passo qua’. Parlando scopriamo che negli anni 80 ha partecipato alla costruzioni della Piramide del CNR e da quell’epoca ormai il solokumbu é un po la sua seconda casa. Quest’anno aveva anticipato un gruppo che doveva accompagnare al Manaslu per dare una mano per delle ristrutturazioni alla Didi, ma causa terremoto niente spedizione. Ma il Guido non fa una piega ‘invece delle ristrutturazioni aiuto nella ricostruzione, ho amici da andare a trovare ed aiutare da qui all’ultimo insediamento prima del CB’ .L’unico rammarico del Guido è che nel kumbu non ci sono attrezi che lui tutti gli anni continua a portare. Ogni anno quando torna sono spariti. Guido rimarrà qui come ogni anno fino ai primi di giugno, quando deve aprire il suo rifugio a Cortina, fino ad allora rimarrà qui ad aiutare la gente nella ricostruzione, nella sua seconda casa: il Kumbu’.

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