Sono incluse nove interviste inedite a Mia, Dylan e Ronan Farrow, all’amica di famiglia Carly Simon, Frank Maco e poi parenti, investigatori, esperti e testimoni oculari; oltre a mostrare filmati domestici mai visti prima forniti dalla stessa Mia Farrow, materiale d‘archivio, documenti del tribunale e prove della polizia.
‘Chi mai avrebbe potuto credere quelle cose di Woody Allen? – chiede Mia Farrow sempre nel trailer del documentario – Non potevo crederci. Non potevo crederci’.
Allen attualmente è sposato con Soon-Yi, e la coppia ha due figlie, ma né il regista e attore né la consorte partecipano alla docu-serie.
Nel 2017 Woody Allen si era già visto costretto ad affrontare accuse di abusi da parte della figlia Dylan, che in una lettera aperta al New York Times nel 2014 affermava di essere stata molestata da bambina. Allen ha a lungo negato le accuse e continua a farlo, forte anche del rapporto della Child Sexual Abuse Clinic dell’ospedale di Yale-New Haven, il quale sostiene che non si sia verificato nessun abuso, e dimostra l’innocenza dell’attore.
Sebbene il regista sia stato allontanato da Hollywood sulla scia del movimento #MeToo e delle rinnovate accuse di Dylan, ha continuato a fare film, incluso il suo film più recente che ha debuttato in Europa al Festival di San Sebastian, intitolato Rifkin’s Festival.
‘Non ho mai messo un dito su Dylan, non le ho mai fatto niente che potesse essere anche frainteso come un abuso; è stata una messinscena totale dall’inizio alla fine’, ha scritto nel suo libro pubblicato lo scorso marzo.
L’autobiografia di Woody Allen: i film, le attrici, lo scandalo, la sua vita
Qui il teaser-trailer in lingua originale.
di C. Guzz.
Argomenti: Cinema