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Il 25 aprile la consegna degli Oscar sarà dal vivo

Nonostante il rischio pandemia le stuette saranno consegnate nel tradizionale Dolby Theater a Hollywood

Il 25 aprile la consegna degli Oscar sarà dal vivo
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2 Dicembre 2020 - 19.22


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La notizia è ufficiale, la ‘ notte delle stelle’ sarà dal vivo, non ci saranno Oscar virtuali e la consegna avverrà di persona. Lo riferisce a Variety un portavoce dell’Academy of Motion Arts and Sciences che conferma anche che l’evento sarà teletrasmesso dal broadcast Abc.
La cerimonia del 2021 è stata spostata al 25 aprile con la speranza che il corso della pandemia si affievolisca favorendo la riapertura delle sale per la proiezione di quanti più film possibile, ma anche se non sarà così, la decisione è quella di consegnare di persona i premi. Restano dubbi sul numero delle persone che potranno essere ammesse al Dolby Theater a Hollywood, luogo di tradizionale svolgimento, che ha una capienza di 3600 spettatori e se molte star, non più giovanissime, se la sentiranno di partecipare.

Come sapete per il nostro paese l’Anica ha selezionato il film Notturno di Gianfranco Rosi per la categoria di miglior film straniero e per saper se entrerà nella cinquina dei film candidati all’Oscar bisognerà aspettare fino al 15 marzo, ma già il 9 febbraio verrà resa nota una prima shortlist di dieci titoli.

Rosi, già premiato a Berlino con l’Orso d’Oro per Fuocoammare nel 2107, ha già presentato questo suo ultimo docu-film all’ultimo Festival di Venezia e successivamente in varie rassegne internazionali, da Tokyo a Londra aveva commentato così. “Sono Felicissimo per la designazione italiana alle nomination, anzi per la doppia candidatura visto che Notturno sarà in corsa anche per il miglior documentario. Siamo solo all’inizio di un percorso lungo e durissimo, ma abbiamo già fatto esperienza con Fuocoammare“, ha commentato Rosi. “Cinque Paesi hanno scelto un documentario come opera proposta per la selezione della nomination all’Oscar per il miglior film straniero e questa è una cosa fondamentale: il documentario non è più un tabù”
Non erano mancate le felicitazioni del ministro per i beni culturali Dario Franceschini: “Gli Oscar 2021 sono una sfida difficile e entusiasmante, per la quale il film di Rosi è particolarmente attrezzato grazie al suo valore universale”.

 

 

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