Calopresti sfida i razzisti del Cambiamento: "I migranti di Riace patrimonio dell'umanità" | Giornale dello Spettacolo
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Calopresti sfida i razzisti del Cambiamento: "I migranti di Riace patrimonio dell'umanità"

Il regista sta per girare "Africo" nell'Aspromonte. E loda l'esperienza del borgo che ha ripreso vita grazie agli immigrati

Calopresti sfida i razzisti del Cambiamento: "I migranti di Riace patrimonio dell'umanità"
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11 Ottobre 2018 - 18.20


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Il regista Mimmo Calopresti, calabrese e ambasciatore della sua regione per il 2018, non ha dubbi: “L’esperienza incredibile di Riace, al di là dell’inchiesta su Mimmo Lucano, è secondo me e non solo per me un patrimonio per l’umanità: un posto che riesce a rigenerarsi a riprendere vita grazie alla presenza dei migranti. In questi giorni qui tra le montagne in tanti mi hanno detto che ne avrebbero bisogno, fosse anche per aprire una scuola visto che non ci sono abbastanza bambini”. Il cineasta lo ha detto in un’intervista all’agenzia Ansa mentre è in Aspromonte nei sopralluoghi del suo prossimo film, “Africo”.
Le riprese iniziano il 22 ottobre e il film narra degli abitanti di un paese negli anni ’50 che vogliono una strada, una scuola, vogliono aprirsi al mondo e lottano per ottenere quanto necessario. Calopresti, che durante i sopralluoghi vede posti abbandonati o semi-abbandonati, prende spunto da “Via dall’Aspromonte”, romanzo di Pietro Criaco edito da Rubbettino. Come attori “Africo” ha Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte (calabrese anche lui, reduce dal successo di “Dogman”), Fabrizio Gifuni, lo produce la Lucisano Group.

 

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