Lina Wertmuller compie oggi 90 anni. La regista di “Mimì metallurgico ferito nell’onore” e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” con una bellissima Mariangela Melato e un fantastico Giancarlo Giannini, ha firmato oltre 20 film e si prepara a festeggiare in famiglia, con i figli. Cordialissima come sempre, spegnerà le sue candeline “per questo grande traguardo – spiega all’Agi – con i miei affetti. Un bilancio? Un film al quale sono piu’ legata? No – risponde – film e attori sono come i figli, quindi sono tutti uguali, tutti ricordati con affetto. Va tutto bene, bene così'”.
Nata a Roma il 18 agosto del 1928 da un avvocato lucano di lontane origini svizzere e da madre romana, ha conservato a lungo un legame intimo con la terra d’origine (il paesino di Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza) che avrebbe raccontato con affettuoso occhio satirico nel suo film d’esordio “I basilischi” del 1963. A 17 anni si iscrive alla scuola di teatro di Pietro Sharoff e poi fa la burattinaia per un’artista del genere come Maria Signorelli, ma il suo legame con lo spettacolo data dai banchi di scuola, dall’amicizia durata tutta la vita con Flora Carabella, poi moglie di Marcello Mastroianni. E’ lei a spingerla a frequentare Cinecittà e dintorni, è lei a farle conoscere Federico Fellini con cui lavora da aiuto-regista ne “La dolce vita”.
La “signora con gli occhiali bianchi”, oltre al cinema è stata autriceanche per la tv. Suo il “Gian Burrasca” passato alla storia della tv.Lina ha l’intuizione geniale di affidare il ruolo principale a Rita Pavone (in abiti maschili) e nel ’64/65 gli otto episodi trasmessi dal primo canale della Rai battono ogni record. Da quel momento la Wertmuller diventa una “firma” apprezzata e ricercat. Prima donna candidata all’Oscar per la regia oggi con la consueta ironia, puntualizza: “Gli anni ci sono e si sentono… ma lavorando mi sono divertita tutta la vita e non è poco”.
Tanti auguri super Lina.