Lina Wertmuller riceve l’Oscar alla carriera. Per la parità "chiamiamolo Anna" | Giornale dello Spettacolo
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Lina Wertmuller riceve l’Oscar alla carriera. Per la parità "chiamiamolo Anna"

A Hollywood la 91enne regista italiana ha ricevuto la statuetta da Greta Gerwig e Jane Campion. Sul palco a sorpresa Isabella Rossellini e Sophia Loren. A Natale firma una regia teatrale

Lina Wertmuller riceve l’Oscar alla carriera. Per la parità "chiamiamolo Anna"
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27 Ottobre 2019 - 23.14


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Una giovanissima 91enne. Lina Wertmuller riceve l’Oscar alla carriera dall’Academy al Ray Dolby Ballroom dell’Hollywood & Highland Center di Los Angeles. La regista italiana, che fu candidata a quattro statuette nel 1977 per il film Pasqualino settebellezze, oggi ha 91 anni. A quella che in Italia era l’alba di questo lunedì 28 le hanno consegnato l’Oscar la regista di Piccole donne Greta Gerwig e la regista Jane Campion. Con la sua proverbiale brillantezza, nel ricevere il premio ha rivendicato la parità di genere e ha proposto di cambiare nome alla statuetta: “Perché Oscarl? Chiamiamola Anna”. Sul palco l’hanno festeggiata a sorpresa Isabella Rossellini e Sophia Loren.

Lina Wertmuller si è detta comprensibilmente emozionata. La cerimonia prevede di proiettare spezzoni dei suoi film il cui marchio è la lunghezza quasi surreale. Tra i titoli di una maestra di un umorismo corrosivo figurano Mimì metallurgico ferito nell’onore del 1972 e quel capolavoro di comicità anche politica che è Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto,  film del 1974 con Giancarlo Giannini nel ruolo del marinaio e Mariangela Melato nella parte della ricca sfondata.
La regista italiana è stata omaggiata con generosità in questi giorni losangelini, riferiscono le cronache. Marta De Laurentiis ha organizzato un ricevimento nella sua villa a Beverly Hills al quale hanno partecipato tra gli altri Jodie Foster, Greta Gerwig, Paolo Sorrentino, Alessandro Del Piero. E al Dolby Theatre è stato proiettato I basilischi, primo film della Wertmuller del 1963 quando era assistente di Federico Fellini su un gruppo di giovani a Matera.
Dopo la statuetta la regista non si ferma. Come primo impegno pubblico firma la regia di A che servono gli uomini?, commedia musicale di Iaia Fiastri, con Nancy Brilli e musiche di Giorgio Gaber, in scena al Teatro Eliseo di Roma per le feste natalizie. (Cl.Sar.)

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