Carezze troppo spinte, domande imbarazzanti e comportamenti inappropriati: almeno 8 donne e altrettanti testimoni accusano l’attore di Memphis Morgan Freeman, 80 anni, di molestie sul lavoro. Il nuovo capitolo dello scandalo americano che ha messo sotto accusa attori e produttori dello spettacolo, partito nell’ottobre scorso con le denunce contro Harvwy Weinstein, ha coinvolto anche Freeman, considerato tra le più grandi star di Hollywood con una carriera lunga oltre 50 anni.
Le presunte vittime hanno parlato comportamenti inappropriati e aggressivi su vari set cinematografici: pacche sul fondoschiena, carezze prolungate, tentativi di sollevare la gonna insistendo nel chiedere se la preda indossasse o meno la biancheria intima.
Una giovane assistente alla produzione ha raccontato che il suo lavoro dei sogni, nell’estate del 2015, si era trasformato in un incubo, a causa di molestie subite per mesi. Un’altra donna, nello staff della produzione di un film del 2012, ha raccontato di aver subito molestie sessuali da Freeman, e come lei anche la sua assistente, in numerose occasioni.
Il nome di Morgan Freeman si è affermato sin dagli anni Ottanta grazie ai suoi ruoli da protagonista in film come “Driving Miss Daisy” e “Shawshank Redemption”. Ha vinto un Oscar come miglior attore non protagonista per il film del 2005 “Million Dollar Baby” e ha ottenuto altre quattro nomination all’Oscar. Il suo lavoro di doppiaggio è diventato anche iconico, inclusa la sua narrazione per i documentari vincitori dell’Academy Award “The Long Way Home” e “March of the Penguins”.