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Dopo le accuse di abusi sessuali: Weinstein sbattuto fuori dalla sua società

A firmare la lettera di licenziamento anche il fratello, Robert, con cui aveva fondato la casa di produzione.

Dopo le accuse di abusi sessuali: Weinstein sbattuto fuori dalla sua società
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9 Ottobre 2017 - 10.01


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La misura era colma, anche per chi, vivendo nel mondo dorato e viturale del cinema, ne ha viste tante. E cosi’ il consiglio d’amministrazione della Weinstein Company, importante casa cinematografica americana, ha deciso di licenziare Harvey Weinstein, uno dei soi fondatori, travolto da uno scandalo sessuale, dopo che il New York Times ha raccontato decenni di abusi e pesanti corteggiamenti cui il produttore avrebbe sottoposto soprattutto sue dipendenti ed attrici.
Harvey Wainstein, non appena, giorni fa, il NYT aveva pubblicato il suo servizio, ha preso un periodo di congedo indeterminato dalla casa di produzione.
Il consiglio d’amministrazione aveva accolto la richiesta di congedo, ma ha poi deciso di andare oltre, sbattendolo fuori dal board e dalla stessa società.
”Alla luce delle nuove informazioni di questi giorni in relazione alla condotta di Harvey Weinstein – si legge in un comunicato – i direttori della Weinstein Company – Robert Weinstein (fratello di Harvey e cofondatore della casa di produzione, ndr), Lance Maerov, Richard Koenigsberg e Tarek Ben Ammar – hanno deciso ed informato Harvey Weinstein che il suo incarico è stato revocato”.
Un comunicato secco sul quale un portavoce della società ha preferito non aggiungere alcuna spiegazione.
Harvey Weinstein, giovedì, aveva reso nota una lunga dichiarazione con cui riconosceva di avere provocato ”molte sofferenze” e chiedeva una ”secondo opportunità”. Affermazioni che sono sembrate stridere con la scelta del suo avvocato che ha accusato il New York Times di accuse ”false e diffamatorie”.
Il servizio del NYT si basava su testimonianze di ex impiegate di Wainstein ed anche dell’attrice Ashley Judd, che ha ricordato un episodio di 20 anni fa, quando il produttore la invitò a raggiungerlo nella sua stanza d’albergo, facendo capire benissimo quelle che erano le sue intenzioni.

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