Un’altra vittoria internazionale per Gianfranco Rosi e il suo Fuocoammare: il film si è infatti aggiudicato il premio come miglior documentario agli Efa, gli Oscar del cinema europeo. “Abbiamo costruito un mondo pieno di muri, violenza e intolleranza in cui non vengono riconosciuti i diritti umani. È passato tempo, ma questi migranti continuano a venire dal mare a chiedere il nostro aiuto. Questo premio vuole abbattere queste barriere tra noi e loro. E questo con un’Europa che non fa il suo dovere”, ha detto Rosi ricevendo il premio a Wroclaw, città polacca in cui si è svolta l’assegnazione dei 29simi European Film Awards.
A trionfare invece per quanto riguarda le altre categorie Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade che ha sbanca la serata vincendo ben 5 premi: miglior film europeo, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attore e miglior attrice. L’amara commedia della regista tedesca, già passata al Festival di Cannes senza conquistare nulla, racconta la storia di un’educazione alla vita da parte di un padre ‘clown’ verso una figlia troppo depressa.
Un momento di grande commozione è stata la consegna del premio onorario ad Andrzej Wajda, scomparso lo scorso ottobre. A consegnare il riconoscimento Wim Wenders, che ha detto: “Andrzej ha fatto film per 65 anni, una prova della sua tenacia. Un premio che non va solo al tuo lavoro – dice Wenders come rivolgendosi a Wajda -, ma per ciò che hai rappresentato, per il tuo senso di responsabilità, per la tua coscienza morale e questo attraverso difficoltà personali e storiche”.
Miglior Film d’animazione europeo è risultato La mia vita da zucchina di Claude Barras mentre miglior commedia Europea è per il 2016 a A man called ove di Hannes Holm.
