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Jerry Calà torna con i Gatti di Vicolo Miracoli per girare un film

Lo storico gruppo si riunisce per '2016 Odissea nell'ospizio', una pellicola comica che racconta la storia di quattro amici

Jerry Calà torna con i Gatti di Vicolo Miracoli per girare un film
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9 Maggio 2016 - 16.21


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I Gatti di Vicolo Miracolo, il gruppo formato da Jerry Calà, Umberto Smaila, Franco Oppini e Ninì Salerno, torna insieme per girare ‘2016 Odissea nell’ospizio’, film prodotto da Ldm, di cui Calà curerà anche la regia e che vedrà i quattro amici ospiti della casa di cura per anziani, dove ne accadranno di tutti i colori. «L’idea del film mi è venuta scrivendo il libro sulla mia vita», racconta Calà all’AdnKronos, riferendosi a ‘Una vita da libidine’, la sua autobiografia uscita il 19 aprile per Sperling & Kupfer. «Mentre riaprivo il cassetto della memoria, che si è rivelato un armadione, ho ripensato alle tante cose fatte insieme con I Gatti e mi è venuto in mente che sarebbe stato divertente scrivere un film in cui ci ritrovavamo vecchietti in questo ospizio che rispecchia vizi e virtù italiane, dalla malasanità ai migranti. Sarà un film comico ma con grandi spunti di attualità, perchè parte dell’ospizio, per esempio, sarà scelto dal sindaco per trovare alloggio ad un gruppo di profughi», sottolinea.

Nel libro uscito il mese scorso, Calà ripercorre la sua carriera teatrale, televisiva, cinematografica e musicale (fino al rap ‘Ociò realizzato con J-Ax nell’autunno scorso e diventato subito tormentone), in 16 capitoli dedicati ad altrettante città che hanno segnato tappe importanti. Cabarettista, comico, attore, cantante, autore, intrattenitore e sceneggiatore, Calà è infatti partito da Verona (e da una famiglia di origini siciliane) per sbarcare al Derby di Milano e ritrovarsi protagonista della ‘Milano da berè e delle notti brave in Costa Smeralda nei ruggenti Anni Ottanta («quello è un periodo controverso perchè ha generato diversi guai ai conti pubblici però io salverei l’entusiasmo che animava i giovani dell’epoca», dice). Calà racconta anche dei concertini nelle osterie romane, dell’incontro con Woody Allen e di quello con Marco Ferreri che lo volle attore drammatico in ‘Diario di un viziò, del chiassoso appartamento condiviso con I Gatti di Vicolo Miracoli e dei successi cinematografici, diventati veri e propri cult.

Ma ci sono anche i flirt, gli amori, i retroscena dei set e l’incidente d’auto del 1994 dove si fratturò entrambi i femori e rischiò di perdere la vita per la recisione di un’arteria: «Per quanto brutto -confessa- quell’evento ha avuto un effetto positivo sulla mia vita. Ho capito che la scala dei miei valori e delle mie priorità andava rivista e che il lavoro e il successo non potevano essere sempre al primo posto. Così ho cominciato a fare scelte più coraggiose, quello che davvero avevo voglia di fare. Alcuni mi presero per matto, ma lasciai il gruppo dei film di Vacanze di Natale per dirigere il mio primo film e trovai il coraggio di esibirmi sul palco da solo…». Questo è il segreto che gli ha permesso di «non avere rimpianti: anche quando ho lasciato passare qualche occasione, era sempre per prendere al volto un altro treno. Ma non mi sono mai fermato. Ed è tutt’ora così», assicura.

E infatti, mentre gira l’Italia per presentare il suo libro, ogni weekend tiene i suoi spettacoli e da metà giugno sarà sul set di ‘2016 Odissea nell’ospiziò, ai Castelli Romani. «Gireremo nella zona di Castel gandolfo e nel cast, oltre a noi quattro, ci saranno altri attori importanti che hanno aderito volentieri ma che ancora non posso rivelare». E l’estate non finirà così. «Subito dopo le riprese, tra luglio e agosto, tornerò a con il mio show alla Capannina di Forte dei Marmi, dove quest’anno festeggio la ventesima stagione. Sì, sono inarrestabile: mi piace vivere nel presente e mettermi a disposizione del futuro», conclude.

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