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Nastri Doc a Louisiana e Bella e perduta

Nastri d’Argento Documentari a Louisiana, Bella e perduta e Alfredo Bini ospite inatteso per cinema del reale, docufilm e film sul cinema.

Nastri Doc a Louisiana e Bella e perduta
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25 Febbraio 2016 - 15.01


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Louisiana (The other side), Bella e perduta e Alfredo Bini ospite inatteso sono i documentari che si sono aggiudicati i Nastri d’argento 2016. I giornalisti cinematografici li hanno annunciati oggi, ricordando che insieme a Roberto Minervini, Pietro Marcello e Simone Isola, i registi dei tre film, ricevono stasera i Nastri speciali, Gianfranco Rosi per Fuocoammare, che riavrà tra le mani, proprio con il Nastro già annunciato nel giorno del debutto alla Berlinale, anche l’Orso d’oro appena festeggiato a Lampedusa, e Paola e Silvia Scola autrici del film Ridendo e scherzando, ritratto di un regista all’italiana, Ettore Scola.

Per i documentari dell’anno una grande festa e un’occasione di forte visibilità da parte dei Giornalisti cinematografici, con molti riconoscimenti speciali, a cominciare dai Premi dei 70 anni, decisi per aprire un anno speciale per il Sindacato e i Nastri: vanno a Gianfranco Pannone, autore quest’anno de L’esercito più piccolo del mondo, e a Antonietta De Lillo, che ha curato nel 2015 il progetto collettivo di Oggi insieme, domani anche per la loro storia appassionata e coerente con la narrazione del cinema del reale. E ancora, a Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti (lo ritira con Andrea Sisti produttore del film ma soprattutto erede di ‘Otello’, trattoria storica che ha visto nascere alcuni capolavori del cinema) e Filmstudio mon amour di Toni D’Angelo, un altro film su un luogo speciale per la storia del cinema a Roma.

Tre premi speciali – Esuli: le guerre di Barbara Cupisti, Torn-Strappati di Alessandro Gassmann e 87 ore di Costanza Quatriglio vanno ad altrettanti film che hanno sottolineato con forza temi o, come nel caso di Costanza Quatriglio, lo scandalo di una morte colpevole e assurda, nei quali è forte il rapporto tra cinema e giornalismo e la riflessione sull’ attualità più urgente e drammatica. Su un argomento particolarmente ‘caldo’ decisa la menzione a Prima di tutto di Marco Simon Puccioni, condivisa con il produttore Giampietro Preziosa, film che racconta la storia di una coppia omogenitoriale nel rapporto con la paternità (di due gemelli) nella costruzione di una delle ‘famiglie arcobaleno’ in questa stagione -e più che mai in queste giornate politicamente ‘roventi’- al centro del dibattito urgente per il voto sui diritti civili.

Tra i riconoscimenti su Cinema, cultura, spettacoli una terna segnala tre documentari su Pier Paolo Pasolini con un premio a Pasolini, il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini, costruito su splendidi materiali delle Teche Rai e, con due menzioni speciali, La voce di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti e Pasolini maestro corsaro di Emanuela Audisio, con le musiche originali, tra l’altro, composte dal Maestro Remo Anzovino. Premi speciali, a proposito di Cultura e arte anche a Firenze e gli Uffizi in 3D di Luca Viotto, splendido racconto di uno dei musei più noti e frequentati al mondo: Sky 3D ha sperimentato ‘in casa’ come aumentare la suggestione delle immagini con il realismo possibile attraverso le nuove tecnologie.

Dalla cultura alla società menzioni speciali sono andate anche a Harry’s bar e Street opera. Il film sull’Harry’s è il racconto di un luogo mitico veneziano, in Calle Vallaresso, di un grande protagonista come Arrigo Cipriani, di un’autentica leggenda internazionale che ha attraversato mille vicissitudini, e in ottant’ anni di storia ha visto passare scrittori, pittori, registi, divi del cinema, re, regine e tanti buongustai. Regia di Carlotta Cerquetti nata su un soggetto condiviso con Irene Bignardi e prodotto da Giovanni Cassinelli in collaborazione con Camilla Nesbitt e Pietro Valsecchi.

Street opera di Haider Rashid è un viaggio all’interno del rap italiano e del suo pubblico attraverso il ritratto di quattro rapper, veri ‘maestri di rime’ simbolo di correnti e periodi diversi. Clementino, Gué Pequeno, Danno e Tormento, accompagnati da Elio Germano, anche rapper del gruppo Bestierare.

A proposito di ragazzi, è alla loro curiosità soprattutto che il Sngci dedica il Premio al personaggio dell’anno: il capitano astronauta Samantha Cristoforetti scelta oltreché per la sua forza comunicativa, perfino dallo spazio, per la sua straordinaria capacità di divulgazione e comunicazione dei valori, non solo scientifici, della sua missione, così ben raccontata nell’esperienza cinematografica del film Astrosamantha – la donna dei record nello spazio di Gianluca Cerasola, raccontato dalla voce di Giancarlo Giannini.

Come tradizione ai Nastri Doc non mancano premi speciali riservati agli attori, nella selezione dei film sul cinema e in quella dei docufilm: vanno rispettivamente ad un grande attore come Elio Pandolfi (A qualcuno piacerà, di Caterina Taricano e Claudio de Pasqualis) e a Silvana Stefanini ,oggi tornata dagli anni Cinquanta, protagonista del docufilm girato da suo figlio Mario Balsamo (Mia madre fa l’attrice). Per Pandolfi in particolare il Premio dei Nastri d’Argento vuol essere anche un vero e proprio omaggio alla sue poliedrica carriera.

Per il Nastro del Miglior documentario erano candidati con Minervini anche Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, Ernesto Pagano, Andrea Segre e Walter Veltroni. Sul cinema, invece. con il vincitore Simone Isola, Mario Canale (con il film sui Taviani), Gaetano Di Lorenzo (che ha raccontato Franco Indovina), Alex Infascelli (con il ritratto di Kubrick nel racconto del suo autista) e Valerio Ruiz (Lina Wertmuller). Nella terza cinquina sui docufilm, con Pietro Marcello anche Mario Balsamo, Renato De Maria, Davide Ferrario e Peter Marcias.

Tra i temi dei film finalisti, comunque i quindici migliori su 95 selezionati, il Sindacato ha apprezzato film che raccontano la società attraverso il mondo della scuola (Amelio/Pagliarani) o i bambini (Veltroni), mondi estremi indagati da uno sguardo d’autore (con Minervini, Ferrario), la Napoli musulmana (Pagano) e, ancora, il lavoro (Marcias) e molti altri temi interessanti proposti anche ‘saccheggiando’ gli archivi del cinema, uno per tutti il mondo della ‘mala’ attraverso cronaca e cinema raccontato da Renato De Maria.

I premiati – a parte il film di Rosi, premiato eccezionalmente con i film del 2015- sono stati scelti tra tutti i film usciti nell’anno solare, quindi entro il 31 Dicembre 2015, divisi in due diverse categorie: produzione dedicata ai temi del reale e documentari dedicati a cinema, cultura, musica, teatro e spettacoli in genere. Una terza cinquina per i Docufilm è stata anticipata dalla selezione che a Giugno riguarderà i lungometraggi.

I NASTRI d’ARGENTO

Louisiana di Roberto Minervini (Cinema del reale)

Bella e perduta di Pietro Marcello (Docufilm)

Alfredo Bini ospite inatteso di Simone Isola (Film sul cinema)

Fuocoammare di Gianfranco Rosi (speciale)

Ridendo e scherzando- Ritratto di un regista all’italiana di Paola e Silvia Scola (speciale)

PREMI dei 70 anni e altri riconoscimenti speciali

Gianfranco PANNONE e Antonietta DE LILLO

Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti

Filmstudio mon amour di Toni D’Angelo

Cinema del reale

Esuli- le guerre di Barbara Cupisti

Torn-Strappati di Alessandro Gassmann

87 ore di Costanza Quatriglio

Samantha CRISTOFORETTI personaggio dell’anno (Astrosamantha di Gianluca Cerasola)

Cinema cultura spettacoli

Firenze e gli Uffizi in 3D di Luca Viotto

Pasolini, il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini.


MENZIONI SPECIALI

La voce di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti

Pasolini maestro corsaro di Emanuela Audisio

Harry’s bar di Carlotta Cerquetti

Street opera di Haider Rashid

GLI ATTORI PROTAGONISTI

Elio PANDOLFI (A qualcuno piacerà di Caterina Taricano e Claudio de Pasqualis

Silvana STEFANINI (Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo)

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