In Point Break, remake del cult d’azione del 1991 di Kathryn Bigelow, vedremo l’impresa di un volo in wingsuit molto pericoloso, mai provato prima nel mondo del Base Jumping. Se nella versione originale la banda di rapinatori era un gruppo di surfisti, in questa pellicola il raggio di azione si amplia, per dare più spettacolarità al film. Dal surf su onde giganti si passa al wingsuit flying, allo snowboard, al free climbing e al motor cycling ad alta velocità. A dirigerlo c’è Ericson Core, che ha curato anche la fotografia del film.
Un altro aspetto nuovo rispetto all’originale é l’elemento immaginario, chiamato le Otto prove di Ozaki. “Sono un modo di entrare in contatto con tutte le energie della Terra” spiega il regista. Le otto prove di Ozaki richiedono forza psicologica e spirituale oltre che capacità fisiche e rappresentano un percorso unico per raggiungere l’illuminazione.