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Lui è tornato: il grottesco ritorno di Hitler ai nostri giorni

Lui è tornato è il film di David Wnendt diventato un caso editoriale in Germania: record di incasso nel primo week end di programmazione.

Lui è tornato: il grottesco ritorno di Hitler ai nostri giorni
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29 Ottobre 2015 - 16.25


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In Germania è già il caso cinematografio dell’anno: si tratta della discussa pellicola Er ist wieder da (Lui è tornato), che immagina il ritorno di Adolf Hitler ai nostri giorni. Ad interpretare il Führer è Oliver Masucci, che tra cinema di finzione e candid camera si aggira nella Germania del 2015. Il film è subito balzato in vetta al box office tedesco, portando in sala oltre 300mila spettatori.

David Wnendt, regista dell’opera grottesca, ha spiegato: “Potenzialmente un terzo dei tedeschi voterebbe un partito di destra in Germania se solo ce ne fosse uno credibile. Per fortuna l’Ndp, il partito nazionalista, non lo è, ma bisogna fare attenzione alla nuova formazione Alternative für Deutschland. Formata solo da professorsi universitari, dietro il suo antieuropeismo, nasconde anche molti pensieri pregni di intolleranza e razzismo. La mia generazione rischia di dimenticare il passato. Bombardati da un mare di informazioni e nozioni, si fa fatica a sviluppare senso critico e a leggere il presente con coscienza critica”.

A preoccupare il regista però sono stati alcuni atteggiamenti delle persone durante le riprese: “Il sincero entusiasmo che molte persone mostravano al nostro falso Hitler. Alcuni salutavano con Sieg Heil come se nulla fosse. Davanti la porta di Brandeburgo un gruppo di italiani hanno voluto farsi un selfie con lui ed il braccio destro alzato. Si vede anche nel film”, ha ricordato.

Wnendt ha poi aggiunto che il film ancora non ha una ditribuzione in Italia: “Per il momento non abbiamo un distributore italiano, speriamo che il successo che stiamo avendo in Germania attiri l’attenzione”.

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