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Teneramente folle: un papà unico

Arriva nelle sale una delle commedie indipendenti più intelligenti e commoventi della stagione cinematografica con Mark Ruffalo che offre un’interpretazione importante

Teneramente folle: un papà unico
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15 Giugno 2015 - 12.56


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di Marco Spagnoli

[url”@marco_spagnoli”]http://www.twitter.com/marco_spagnoli[/url]

La sceneggiatrice Maya Forbes ha scritto film come The Rocker, l’animazione 3D Mostri contro Alieni e uno degli episodi del Diario di una schiappa.
Adesso debutta alla regia con una storia personale ambientata negli anni Settanta in un film presentato con successo al Sundance, a Toronto e all’ultimo Festival di Torino.

Un racconto pieno di emozioni, visto che è la storia della sua famiglia: quella di un padre bipolare e delle sue difficoltà per stare vicino alle figlie senza distruggere loro l’esistenza, nonché quella della loro mamma interpretata dalla splendida protagonista di Avatar, Zoe Saldana.

Una commedia intelligente e toccante, raccontata in prima persona dalla regista che affida ad una giovane attrice che nella realtà è sua figlia (Imogene Wolodarsky), la narrazione del proprio passato. “E’ un film basato sulla mia infanzia. Sull’implosione del mio mondo all’età di sei anni quando mio padre dovette essere mandato in ospedale per curarsi.” Dice la regista “Amo i film personali sulle famiglie – continua Maya Forbes – quelli che ci mettono in connessione l’uno con l’altro e con la nostra umanità. Eppure, ho lavorato a Hollywood instancabilmente come sceneggiatrice, per quindici anni, senza mai scrivere il tipo di film che preferivo. Finché non mi sono decisa a finire una sceneggiatura basata sui miei ricordi.”

Protagonista del film un Mark Ruffalo in stato di grazia (candidato al premio Oscar per ben due volte) in un ruolo complicato come quello di un padre che suo malgrado potrebbe diventare una minaccia per le persone che più ama al mondo e che, a modo suo, fa di tutto per salvare la sua famiglia e il suo matrimonio.
“Mio padre è stato un grande papà.” Dice non senza commuoversi Maya Forbes “Dopo il crollo che lo ha visto separato da noi per qualche tempo, è tornato a casa per occuparsi di me e mia sorella in maniera decisamente originale, ma anche piena di piccoli e grandi dolori nei cui confronti ho sempre voluto mantenere un atteggiamento positivo. In questo senso Mark Ruffalo ha compreso in pieno il personaggio con le sue sfumature, il suo divertimento e le sue pene ed è il suo carisma a permettere a tutti di rendere questa storia un viaggio non solo nei miei ricordi, ma in quelli di tutti coloro che hanno vissuto con una famiglia molto peculiare.”

Teneramente folle è quindi un film indipendente dove il cinema americano riflette sul proprio passato e sulla società degli anni Settanta alle prese con un’idea diversa di ‘normalità’: “Volevo che questo racconto fosse sincero e autentico.” Conclude la regista “Sinceramente quando avevo iniziato a scriverlo non pensavo che l’avrei anche diretto, ma mi rendevo conto di non potere cedere questa sceneggiatura a nessun altro. Era una cosa mia, della mia famiglia e dovevo essere io la regista a tutti i costi. Non potevo mollare. “

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