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Troppa vergogna per le accuse a Weinstein, la casa di produzione cambierà nome

Non è bastato cacciare il produttore dopo le accuse di abusi sessuali ai danni di sue dipendenti e di attrici

Troppa vergogna per le accuse a Weinstein, la casa di produzione cambierà nome
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10 Ottobre 2017 - 12.49


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La Weinstein Company cambierà nome dopo che uno dei suoi fondatori, Harvey Weinstein, è stato accusato di abusi sessuali. A rivelarlo, all’Associated Press, è stata una fonte anomina della casa di prodzione cinematografica, dopo che Harvey Weinstein è stato mandato via dalla casa di produzione dal board dei direttori, di cui fa parte anche il fratello Bob.
Dopo la pubblicazione, da parte del New York Times, dell’esplosivo servizio sulle abitudini sessuali di Weinstein (inchiodato dalle testimonianze di molte sue ex impiegate ed anche di attrici che con lui avevano rapporti di lavoro o speravano di averli), il produttore aveva preso un periodo di congedo illimitato. Ma questo non è bastato ai suoi ex colleghi, che hanno ritenuto troppo alto il danno portato alla casa di produzione licenziandolo.
I fratelli Weinstein si erano fatti conoscere nel mondo delle produzioni cinematrografiche nel 1979 quando fondarono la casa di distribuzione Miramax (nome nato dalla crasi delle prime lettere dei nomi dei genitori, Miriam et Max) , che mise in cantiere film di successo quali ”Pulp Fiction”, ”Il paziente inglese” e ”Shakespeare in Love”. Ceduta la Miramax nel 1993, nel 2005 i fratelli crearono la The Weinstein Co., che ha prodotti film di altissimo livello, quali ”The artist” ed ”Il discorso del re”.
Contro i comportamenti di Harvey Weinstein si sono levate voci importante dell’industria cinematofrafica, tra cui quelle degli attori Meryl Streep, di Judi Dench, Mark Ruffalo e Lena Dunham.

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